Manuel Poggiali ha scritto pagine indimenticabili del nostro sport regalandoci bellissime emozioni e poi ha fatto quello che solo pochi altri sono riusciti a fare....salutare e dire addio al mondo dorato delle due ruote. Una lezione di umanità dietro ad un gesto ed una scelta, ora è tornato in sella ad una moto a gareggiare. Dopo la prima gara al CIV abbiamo avuto il piacere di porgli qualche domanda.
Parlando di Jarno una frase viene immediata “Chissà dove sarebbe arrivato se….” Perché ci sono persone che hanno un dono e sembrano nate per fare quella cosa, e lui era una di quei privilegiati cui la natura aveva dato un talento straordinario per eccellere in un ambito e in maniera naturale. Jarno era nato per guidare e per fare il corridore di moto.
Carlo Pernat non ha bisogno di presentazioni nell'ambiente delle due ruote. Con il suo contributo è stata scritta la storia del nostro sport, depositario di verità nascoste e infiniti aneddoti oggi abbiamo avuto il piacere di porgli qualche domanda andando alla ricerca delle emozioni che ha vissuto in tutti questi anni.
Ci sono modelli di moto che non hanno avuto successo commerciale né sono stati in grado di far breccia nel cuore degli appassionati, eppure rappresentano qualcosa che va oltre il significato di moto inteso come oggetto meccanico. La Ducati Paso è una di queste perché rappresenta un punto di svolta, rappresentando "l'inizio", perché questo modello è il punto d partenza di qualcosa che avrebbe realizzato tante cose regalando incredibili emozioni.
Nell'anniversario della sua scomparsa avvenuta ad Imola il 10 aprile 1983, durante la seconda manche della 200 Miglia, vorrei ricordare un pilota, che attirò la mia attenzione la prima volta che lo vidi, perché la sua moto era particolare, diversa dalle altre. Incuriosito chiesi chi fosse, e mio papà disse: “Quello lì è Guido Paci uno che va forte!”. Quella risposta secca, stringata era portatrice di una profonda stima per chi con pochi mezzi e grandi sacrifici era capace di farsi valere in mezzo ai “mostri sacri”.
Ci sono moto che hanno fatto battere il cuore, fatto sognare e restano indelebili nella memoria. Recentemente un artista, un maestro che crea emozioni in movimento ha deciso di far rivivere una di queste moto dal forte impatto emozionale. La moto è la mitica Ducati Scrambler, e l'artista in questione è Umberto Borile che, con questo modello mette un ulteriore tassello ad una schiera di mezzi a due ruote che proprio nell'aspetto emozionale hanno il proprio elemento distintivo. Idee, progetti e desideri diventati realtà grazie all'inventiva, supportata da una grande forza di volontà, che gli ha permesso di raggiungere traguardi e risultati importanti. Abbiamo avuto il piacere di intervistare questo grande artista che crea capolavori su due ruote
È ormai imminente l’avvio della stagione velocistica italiana (CIV) prevista per il 06 di Aprile sul Circuito Internazionale del Mugello. Grazie ad un incontro casuale, recentemente, abbiamo avuto modo di conoscere uno dei giovani piloti più forti e promettenti nel panorama velocistico italiano, cosa che ci ha dato l’occasione di porgli qualche domanda e conoscerlo meglio. Andrea Locatelli sedicenne di Selvino promessa del motociclismo italiano quest’anno sarà pilota ufficiale nella classe moto 3 nel CIV e in alcune prove del mondiale per l’indiana Mahindra.
E' di pochi giorni fa la notizia che è in vendita uno dei templi della velocità che maggiormente hanno regalato emozioni a chi ne ha toccato l’asfalto e ancor più a chi ne ha toccato i cordoli. Un nome…un mito, uno dei circuiti che da sempre ha affascinato ogni motociclista, in grado di regalare emozioni uniche. Proprio per questo, a seguito dell’ennesima decisione conseguente a scriteriate scelte imprenditoriali avallate da un sistema con evidenti criticità. Vogliamo ripercorrere la storia di questo leggendario circuito.
Leggi tutto: Nurburgring Nordschleife “Grune Holle - L'inferno verde”.