Luca Scassa è particolarmente amato in determinati ambienti delle ruote, oltre che per la sua tecnica di guida, per il suo stile e le sue scelte oltre i cordoli . Gli abbiamo fatto qualche domanda, per conoscerlo meglio e ascoltare le sue considerazioni e opinioni.
Motoemozione, un nome che la dice lunga su quale sia il nostro spirito, parlare, discutere, ricordare tutto quello che ci ha emozionato, che si tratti di una moto, di un personaggio o di una pista.
Personalmente, i primi ricordi hanno inizio dalla metà degli anni 70, il primo, nitido e reale, parte da un rumore che oggi ci è quasi sconosciuto, quello di una moto due tempi.
Il 4 aprile 1971 è una data doppiamente triste per il meraviglioso popolo centauri perchè da un lato segna la morte a Riccione di Angelo Bergamonti (pilota Mv) e dall’ altro ha rappresentato il canto del cigno di una delle più belle manifestazioni a carattere motoristico organizzata dal dopoguerra in Italia: La Mototemporada Romagnola.
Abbiamo il piacere di porre domande, ma soprattutto goderci il racconto di alcuni aneddoti, ad un grande personaggio oltre che un grande campione. Uno degli italiani in grado di conquistare un titolo mondiale in sella ad una moto italiana. Trascriviamo pressoché interamente il racconto di quegli anni in quanto pensiamo che siano uno spaccato su un mondo lontano in grado di provocare ancora oggi emozioni e nostalgie. Un motociclismo quasi in antitesi a quello attuale, lo stesso motociclismo che nel proseguo della piacevole chiacchierata il campione del mondo anno 1977 classe 250 Mario Lega non risparmia di critiche e accuse.
Pochi giorni fa abbiamo appreso la notizia che Roberto Rolfo ha deciso di interrompere la sua collaborazione con il team Technomag-CIP. Pensiamo che il motomondiale abbia perso un ulteriore tassello, riteniamo infatti che Roberto Rolfo rappresenta un motociclismo ormai in via di estinzione.
Claudio Marcello Costa - il dr. Costa - non ha bisogno di presentazioni. Abbiamo voluto aprire il nostro sito intervistando l'uomo che grazie alla sua attività, ma anche attraverso le sue parole, ci ha fatto vivere emozioni uniche. Qualche domanda per cercare di conoscere meglio un uomo che afferma che non dobbiamo avere paura della morte ma ringraziarla, cita Nietzsche e confessa di essere diventato un sogno.
Capita che ti perdi nelle letture di un libro che racconta le gesta di personaggi quasi mitologici, cavalieri che sfidavano la nera signora a bordo di cavalli di ferro che nella precarietà avevano il loro fondamento.
Leggi le gesta di un uomo che in quei lontani anni 30 venne ribattezzatto dalla stampa internazionale in diversi modi ma tutte a esprimere l'ammirazione per un pilota unico: black devil in Inghilterra, corridore atomico in america, siluro terrestre in germania.