Mentre attraversi il corridoio, posto al primo piano, che dalla sala riunioni porta a una finestra che si affaccia sul nuovo capannone, non puoi non fermarti davanti a un'altra finestra interna che dà sulla fabbrica e restare ammirato. Le postazioni di lavoro accuratamente separate, il personale assorto nelle operazioni che deve svolgere, le moto sui banchi prova. “Quando poi ricevi una mail direttamente da HRC in cui ti fanno i complimenti per l'azienda, sono soddisfazioni”.
Un giorno di Gennaio di qualche anno fa, un grande uomo ha interrotto per sempre il viaggio nella terra che amava. Quella terra che lo aveva completato facendogli trovare la sua dimensione elevandolo a mito ed esempio. Sì, perché Fabrizio Meoni prima di essere un pilota è un esempio e la sua è una storia da raccontare.
Fra appassionati della stessa disciplina, spesso ci si incontra o ci si conosce là dove vive la passione, in quei luoghi che sono gli autodromi, dove la sete di velocità trova appagamento. Proprio in uno di questi-l'autodromo di Monza- ho avuto modo di conoscere e entrare in contatto con Michele Pellini, un ragazzo come tanti appassionato della velocità, della saponetta che tocca l'asfalto ma che insieme ad un manipolo di amici ha concretizzato un grande e bel progetto chiamato AVATAR.
Beneficenza si fa in silenzio. Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase? Beneficenza si fa in silenzio. Quante volte abbiamo visto postata questa frase sulle pagine dei social? E' solo protagonismo, desiderio di mettersi in mostra. Quante volte abbiamo sentito queste argomentazioni? Spesso queste accuse di protagonismo arrivano da persone che pubblicano proprio sui social loro foto in costume, a braccetto con questo o quel personaggio famoso o il loro risultato della ultima performance sportiva.
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Che senso ha trovarsi in moto in mimetica per fare un giro sulle colline e poi cenare in abiti mlitari o in stile anni 20? Se in mezzo c'è Vanni Oddera e il suo team tutto assume un senso. Se poi questa giornata si svolge il 5 di novembre allora ecco che tutto è più chiaro. Si perchè il 4 novembre è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale. Ecco allora che in questo modo un po' strano si è voluto ricordare una data importante per tutti noi. Questo era il tema della terza edizione del fuoricena, e noi ci siamo andati a bordo di una Royal Enfield.
Parlare, ricordare Marco Simoncelli non è semplice. Tanti hanno scritto e raccontato chi era Marco. In questi anni la ferita è ancora aperta e forse oggi, ancor di più, si sente la mancanza di un ragazzo come lui nel nostro sport. Il Sic era anacronistico per un ambiente ormai schiavo dell'apparire e mostrarsi ed è proprio la sua spontaneità che lo ha fatto entrare nel cuore di molti, ma prima di tutto lui era un guerriero. Un guerriero dolcissimo.
Il nostro sito racconta di emozioni e di emozioni ne abbiamo raccontate tante. Oggi abbiamo il grandissimo piacere di poter ospitare su queste pagine emozioni che pochi possono solo sognare di vivere: guidare la Cagiva gran premio di Eddie Lawson. Per noi Cagiva è l'essenza delle due ruote. E' per tanto per noi un piacere, oltre che onore potervi riportare il racconto di chi una di una di quella cagiva, quelle da gran premio alcune delle moto più belle mai realizzate nella storia,l'ha potuta guidare.
A volte ci sono emozioni che sembrano essere inconciliabili. Metti da una parte le emozioni di un giro in fuoristrada, magari su una di quelle strade da sempre meta o sogno di ogni praticante di off-road con relativa e immancabile notte in tenda, e dall'altro le emozioni che si possono vivere gustando cibo e vino di classe in un contesto di eleganza. Eleganza e una notte off-road, quasi un ossimoro. Quasi... fino alla prima edizione del FuoriCena.