Fra appassionati della stessa disciplina, spesso ci si incontra o ci si conosce là dove vive la passione, in quei luoghi che sono gli autodromi, dove la sete di velocità trova appagamento. Proprio in uno di questi-l'autodromo di Monza- ho avuto modo di conoscere e entrare in contatto con Michele Pellini, un ragazzo come tanti appassionato della velocità, della saponetta che tocca l'asfalto ma che insieme ad un manipolo di amici ha concretizzato un grande e bel progetto chiamato AVATAR.
Beneficenza si fa in silenzio. Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase? Beneficenza si fa in silenzio. Quante volte abbiamo visto postata questa frase sulle pagine dei social? E' solo protagonismo, desiderio di mettersi in mostra. Quante volte abbiamo sentito queste argomentazioni? Spesso queste accuse di protagonismo arrivano da persone che pubblicano proprio sui social loro foto in costume, a braccetto con questo o quel personaggio famoso o il loro risultato della ultima performance sportiva.
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Che senso ha trovarsi in moto in mimetica per fare un giro sulle colline e poi cenare in abiti mlitari o in stile anni 20? Se in mezzo c'è Vanni Oddera e il suo team tutto assume un senso. Se poi questa giornata si svolge il 5 di novembre allora ecco che tutto è più chiaro. Si perchè il 4 novembre è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale. Ecco allora che in questo modo un po' strano si è voluto ricordare una data importante per tutti noi. Questo era il tema della terza edizione del fuoricena, e noi ci siamo andati a bordo di una Royal Enfield.
Parlare, ricordare Marco Simoncelli non è semplice. Tanti hanno scritto e raccontato chi era Marco. In questi anni la ferita è ancora aperta e forse oggi, ancor di più, si sente la mancanza di un ragazzo come lui nel nostro sport. Il Sic era anacronistico per un ambiente ormai schiavo dell'apparire e mostrarsi ed è proprio la sua spontaneità che lo ha fatto entrare nel cuore di molti, ma prima di tutto lui era un guerriero. Un guerriero dolcissimo.
Il nostro sito racconta di emozioni e di emozioni ne abbiamo raccontate tante. Oggi abbiamo il grandissimo piacere di poter ospitare su queste pagine emozioni che pochi possono solo sognare di vivere: guidare la Cagiva gran premio di Eddie Lawson. Per noi Cagiva è l'essenza delle due ruote. E' per tanto per noi un piacere, oltre che onore potervi riportare il racconto di chi una di una di quella cagiva, quelle da gran premio alcune delle moto più belle mai realizzate nella storia,l'ha potuta guidare.
A volte ci sono emozioni che sembrano essere inconciliabili. Metti da una parte le emozioni di un giro in fuoristrada, magari su una di quelle strade da sempre meta o sogno di ogni praticante di off-road con relativa e immancabile notte in tenda, e dall'altro le emozioni che si possono vivere gustando cibo e vino di classe in un contesto di eleganza. Eleganza e una notte off-road, quasi un ossimoro. Quasi... fino alla prima edizione del FuoriCena.
Dopo lo spazio riservato al volume delle fiabe su Riders n.91 vogliamo proporre il testo integrale della storia del volume, dalla nascita fino alla consegna delle prime 30 playstation acquistate ..buona lettura.
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Non ci stancheremo mai di riperterlo: nessun oggetto inanimato, anche se per molti le due ruote hanno un'anima, trasmette emozioni come le moto. Ci sono però alcune moto in grado di trasmettere emozioni più intense e, concedetemi il termine, positive. Perchè se alcune moto possono possono mettere soggezione, intimorire, creare un timore reverenziale altre sono pura gioia, allegria e tanto, tanto divertimento. Emozioni pure, cristalline e senza filtri. Stiamo parlando di quelle moto che vanno di traverso, quelle che non hanno bisogno del freno anteriore, e sono il tramite a stati d'animo fanciulleschi. Le moto che si possono guidare alla DitraversoSchool.