Una cena, gli amici..un "test"

bass quantya

E così, come in tutte le aziende che si rispettino, anche noi abbiamo avuto la nostra cena; si ok, forse non siamo un'azienda nel vero senso della parola, ma nel nostro piccolo cerchiamo di esserlo, almeno a livello di organizzazione. Quindi come d'accordo ci ritroviamo alle ore 20, stranamente Vlad arriva puntuale, e con la sua macchina partiamo alla volta di un agriturismo poco lontano.
Come sempre l'atmosfera è gogliardica, io, The Poz e Lucio ci ritroviamo sul sedile posteriore pressati come sardine nella loro scatola, Dex vista l'imponenza si impadronisce del sedile passeggero e Vlad ci delizia con le sue doti di pilota.
Nebbia, freddo, qualche indecisione sulla strada, ma arriviamo sani e salvi a destinazione..... Agriturismo Cascina Riazzolo, sul perchè pubblichiamo il nome lo scopriremo più avanti.
Ci sediamo ed iniziamo a mangiare, si parla del più e del meno, si parla come sempre di moto, qualche accenno alla previsione Maya non guasta mai, qualche accenno al gentil sesso che vorremmo far presenziare sul sito, qualche accenno al gentil sesso in forme "differenti".
Discutiamo sulle prossime uscite, sui programmi più a lungo termine, su come vorremmo continuare a differenziarci dalla massa sul web, cerchiamo di capire come finanziare delle iniziative; pendiamo dalle labbra del nostro, immenso, bellissimo, stupendo direttore The Poz, cerchiamo di capire le sue frasi lasciate a metà, ascoltiamo The Vlad enciclopedia vivente del motociclismo nonostante la sua GIOVANISSIMA età (anche perchè coscritto mio e di Lucio).
...ordiniamo una seconda bottiglia di vino...
Ad un certo punto la sorpresa; il direttore ci aveva parlato tempo fa del titolare del ristorante, appassionato di fuoristrada e discepolo delle moto elettriche (si, elettriche, quelle che non fanno il bel rumore del vecchio 2 tempi...braap, braap); dopo una chiaccherata, sparisce, per ripresentarsi a breve con una esclamazione "se vi interessa ho tirato fuori una moto da mostrare"...si ok, motoretta elettrica, silenziosa, non inquina, una Quantya nello specifico. Tutto lodevole, ma la moto spinge, da emozione, di solito sono i muletti ad essere elettrici. "potete anche provarla" veloce scambio di sguardi e The Poz esclama "Bass ha corso per anni nel motocross, facciamola provare a lui"
Mi ritrovo in un misto di emozioni, dopo oltre quindici anni potrei risalire su una moto da fuoristrada, ma la mia ultima moto era una Kawa 250 2T, moto ignorantissima da scriche mostruose di adrenalina; mi dico, vabbè, proviamo questa "moto".
Jeans, scarpe, cappellino e giubbino; Giuseppe mi da due dritte sull'utilizzo dell'acceleratore (un potenziometro), un cortile e molta ghiaia. Leggermente perplesso inizio a muovermi, la sensazione è quella stupenda di 15 anni fa, moto piccola, molto agile. Un paio di giri e provo a ruotare la manopola...WOW WOW WOW, raga, spinge, si mette di traverso come tutte le moto da fuoristrada.
 
Mi fermo, guardo Giuseppe che non aprezza il fatto di avergli incasinato tutta la ghiaia, ma la voglia di riprovare è troppa, più deciso...moto dritta, punti la curva, tocchi il freno dietro e gas spalancato per metterti di traverso nuovamente...una moto, una vera moto, solo più silenziosa, bellissmo, divertente e perchè no..green.
Purtroppo il gioco finisce presto, ma subito mi fiondo a cercare di capire come poterla ripovare, con calma, magari in un bel pomeriggio di primavera nei sentieri del bosco di Riazzolo, nei pressi di Albairate, sotto la sapiente guida di Giuseppe.
Perchè no, magari anche un evento Motoemozione, per far capire a molti scettici (come lo ero io del resto) che ci si può divertire, ci si può emozionare, anche nel rispetto di questi meravigliosi parchi e della natura in generale.
 

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