Crossemozione

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Tra gli obiettivi del nostro sito, oltre a quello di raccontare le imprese e le gesta di personaggi e dar voce a tutti coloro che in un modo o nell'altro ci fanno vivere emozioni, c'è quello di educare all'emozione e dar voce a tutti coloro che attraverso il magico mezzo a due ruote vivono l'emozione. La nostra sezione "racconta la tua emozione" ogni tanto riceve delle lettere di appassionati che ci vogliono raccontare la loro emozione. Oggi vogliamo riportare quello che abbiamo ricevuto, una emozione a due ruote tassellate: crossemozione.

Ciao mi chiamo Giovanni per gli amici semplicemente "Gio" vivo l'emozione delle due ruote da quando ho 13 anni grazie ad una serie di situazioni e persone che hanno sconvolto in modo fantastico la mia vita. La mia passione per le due ruote e' a 360 gradi ma i tasselli hanno proprio rapito il mio cuore. E' stato per me l' inizio di una vita motociclistica che non finira' mai. Quello che vorrei trasmettere scrivendo queste righe e' cio che si prova stando in sella ad una moto con pochi cavalli ma con una potenza subito disponibile, uno stile di guida sporco, duro, cattivo ma allo stesso tempo docile, morbido e fluido.  Una vera scuola del motociclismo, il  cross e' duro, sporco e pericoloso ma per chi come me lo pratica da anni e'  uno stile di vita ed è impossibile farne a meno . Quando entri in pista dopo poco tempo sei stanco, sudato ed  infangato ma non vuoi mai smettere di dare gas, perche' in noi motocrossisti c'e' qualcosa di piu' che passione c'e' vita per questo sport che ci fa impazzire, alza l'adrenalina alle stelle e' semplicemente pazzia allo stato puro. Mi piacerebbe raccontarvi cio che si prova stando dietro ad un cancelletto al momentodella partenza con 40 centauri carichi di un adrenalina spropositata, con i motori al massimo dei giri davanti a un cartello che segna 5 secondi al via ma, diventa impossibile perche' è una sensazione da provare, difficilmente spiegabile.

Comunque sei li in quei  pochi secondi prima dell' abbassarsi del cancelletto in 40 ma,  praticamente solo con il tuo bolide a sperare di far bene, di partire davanti con un solo pensiero in testa, quello di spalancare il gas e farti strada in qualsiasi maniera, in qualsiasi modo sempre leale ma con cattiveria altrimenti resterai chiuso, finito schiacciato in mezzo alla mischia che si crea alla prima curva. Intorno a te solo il rombo del tuo motore che ti fa vibrare che ti fa vivere emozioni uniche perche' e' questo che cerchi quando sei li tutto solo, emozioni che in quel momento si trasformano in adrenalina e passione che ti da la forza di lottare. Noi crossisti siamo cosi' strani per qualcuno che non capisce  come nel fango e nella fatica troviamo gioia ed emozione. Siamo capaci di emozionare perche' guardando una delle nostre partenze non ti puoi non emozionare, la terra sotto i tuoi piedi trema, fa quasi paura ed anch'io devo ammetterlo, anch'io provo paura ma che poi si trasforma in emozione, e questo e' uno dei motivi che non mi fara' mai smettere di amare questo sport! L'altra cosa bella e' che il  motocross e' rimasto semplice puro, ciò ormai sta venendo a mancare nel motociclismo moderno.
Certo, il cross si e' modernizzato e' vero ma il crossista e' rimasto semplice, basta guardare una gara di mondiale della massima categoria per rendersene conto in  moto GP  Rossi al paddok intoccabile, inavvicinabile,  MX1 Tony Cairoli che scherza e fa foto con tutti ecco questo e' rimasto e lo noti a livello amatoriale nei paddok delle piste di paese e durante le gare regionali, forse  sara' la terra che essendo rozza ci ha lasciato questo mentre l'asfalto è diventato oro ed i piloti diamanti intoccabili.