Claudio Castiglioni

Ma dietro la passione ci sono anche i dati, quelli inconfutabili e le tante opere d’arte create.  Castiglioni è sinonimo di Cagiva le cui iniziali stanno per CAstiglioni GIovanni VArese, chiamata così in onore del padre. Nasce come azienda di minuteria metallica negli anni Cinquanta e fu nel 1978 che Claudio realizzò la Cagiva Corse  creando lo strumento per alimentare la propria anima attraverso sfide e continue ricerche. Sfide che poi furono vinte negli anni successivi, grazie soprattutto all’acquisizione avvenuta nel 85 di un centro Ricerche creato l’anno prima da Gallina con quella figura fondamentale per la sua carriera che sarà Tamburini .

I primi allori a marchio Cagiva vengono dal motocross, con il titolo costruttori nel 1985, ’86 e ’87 nella classe 125. La passione lo porta a spaziare in più discipline compresa la mitica Dakar che nel 1990 a guida Orioli porta l’accoppiata tricolore a vincere dopo il debutto avvenuto nel 1985. La vittorie nel rally non viene confermata nel 1991, mentre nel 1992 la Cagiva è seconda, terza e quarta (Laporte, Arcarons e Morales; Orioli arriva settimo) mentre nel 1994 è di nuovo prima.

Nel mondiale 500 la sfida è titanica, all’esordio anno 1980 viene chiamato Virginio Ferrari a cui seguirà fino a  metà anni 80 i piloti Ekerold, Lucchinelli, Garriga. Il 1986 segnò l'inizio della collaborazione con Tamburini e dopo la parentesi belga (Batta DS e De Rarigues pilota) l'88 segna l'ingresso nel team del vicecampione del mondo Mamola e come direttore generale Pernart e nel gp del Belgio arriva il primo podio. Tuttavia i due anni seguenti sono avari di soddisfazioni. Il '91 sarà ricordato come la firma del biennale con il campionissimo Lawson e il '92 con Agostini come direttore sportivo.  Proprio quell’anno la Cagiva coglierà la sua prima storica vittoria. Ma le emozioni che la rossa darà ai suoi tifosi saranno ancora più intense sul finale del '93, quando viene ingaggiato, per il finale di stagione, il talentuosissimo e già campione del mondo 250, Kocinsky,  a seguito del divorzio avvenuto in corso di stagione con la Suzuki. Dopo 3 quarti posti a Laguna Seca coglie la seconda vittoria mondiale della Cagiva. La stagione successiva inizia nel migliore dei modi con una vittoria nella prima gara, a cui seguirà un secondo che andrà a sommarsi ad altri 5 podi ottenuti nel corso della stagione facendo chiudere il mondiale al terzo posto assoluto. Sarà questo la migliore stagione della sua storia. Tuttavia l'impegno diventa insostenibile e si arriva alla decisione di abbandonare le corse l’anno successivo.

Oltre le competizioni Cagiva è soprattutto una produttrice di moto, storicamente la produzione viene localizzata a Schiranna dove prima venivano assemblate le AMF-Harley Davidson. Per i primi anni vennero prodotti modelli da strada, enduro e cross ma limitatamente alle piccole cilindrate. Le opere d’arte sono ancora in fase embrionale e vengono alla luce grazie anche al salvataggio del marchio Ducati avvenuto nel 1983, una partecipazione che resterà fino al 1996. E’ sotto la sua proprietà che vengono realizzate la Monster e la 916, la progenitrice della ducati superbike che ha dettato legge in quel campionato. Da ricordare che insieme al marchio Ducati Castiglioni acquista anche Moto Morini che sarà ceduto nel 1996. Altra cessione di marchio avvenuta nella sua gestione è quello di Husqvarna, acquistata nel 1987 e ceduta al gruppo BMW Motorrad nel 2007. 

Riviviamo la vittoria a Laguna Seca accompagnati da un "inno" realizzato per l'occasione.

 

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