Gli Amici di Claudio 2014

La stagione 2013 ci ha fatto vivere emozioni altalenanti, ci sono stati drammi e ingiustizie ma abbiamo anche potuto vivere grandi eventi, in grado di regalarci grandi gioie. Il Memorial Castiglioni è stato uno di questi, quello forse con maggiore impatto emotivo: il giusto tributo, il giusto ricordo a un uomo che tanto ha fatto per l’industria motociclistica italiana e per il paese in genere. La riuscita dell’evento non poteva che portare con se un obbligo, che si trasforma in gradevolissimo piacere: darsi appuntamento per l’anno successivo.

Ecco quindi che dopo un anno l’evento a ricordo di Claudio Castiglioni si è trasformato in un evento dalla portata europea, rinominato “Gli amici  di Claudio”.  In una bella domenica di Maggio si sono riaperti i cancelli della MV Agusta e all’interno del piazzale della società sono state fatte parcheggiare le moto legate al nome Castiglioni, quelle attualmente prodotte sotto il brand MV e quelle che in passato sono state prodotte e realizzate sotto la guida di uno dei più grandi innovatori della storia motociclistica mondiale. Moto con loghi di Cagiva, Ducati e Husqvarna(quelle prodotte fino a metà anni 90), e MV di tutti i tipi e modelli hanno riempito il piazzale creando una varietà di moto degna di una esposizione di primissimo livello.

La grandezza dell’evento, però, non si è limitata all’aspetto aggregativo di coloro che hanno scelto di acquistare un pezzo di storia del motociclismo italiano ma è stato il contesto e le modalità in cui questo si è concretizzato.

La decisione del padrone di casa di esporre all'interno dei locali MV le moto legate all'attività agonistica e competitiva dei gran premi, e ricordare i successi ottenuti sotto la gestione di Castiglioni è stato l’emblema della giornata.

All’interno dei reparti era infatti possibile ammirare le mitiche Cagiva da gran premio, dai primi modelli fino agli ultimi – vincenti  - di Lawson e Kocinski, così come si potevano toccare con mano le imponenti Cagiva che hanno calcato la sabbia rosa del deserto di Dakar, ma anche le storiche MV che con Agostini e gli altri grandi piloti del passato, hanno vinto decine di titoli mondiali. Era pertanto semplice imbattersi in modelli che rappresentano la storia del motociclismo, una parentesi va anche data alla sei cilindri MV che ha richiamato intorno a se centinaia di appassionati per ammirarla ma soprattutto per sentire da vicino il suono della passione che proveniva dai suoi scarichi.

Grandi nomi si sono dati appuntamento in questa giornata: Marco Lucchinelli, Giacomo Agostini, Claudio Corti, Vladimir Leonov solo per citare i piloti della velocità ma anche Ciro De Petri come rappresentante dell’elefantino per i Rally. Tanti i ricordi ed aneddoti raccontati, intervistati per l’occasione da Paolo Beltramo che ha confessato, senza false ipocrisie, di “non sono dispiaciuto di non essere a Le Mans a commentare la motogp, ma è più bello essere qui a ricordare Claudio e le sue imprese”. Lo stesso Beltramo ricorderà che, complice la vacanza di Cereghini, fu lui la voce che dietro ai microfoni, in televisione, raccontò la storica vittoria della Cagiva di Lawson al gran premio di Ungheria del ’92.

Oltre a questo i possessori delle moto hanno potuto partecipare alla piccola parata intorno all’improvvisato circuito realizzato all’interno del comune di Schiranna con ai lati il pubblico ad applaudire ed ammirare la sfilata di autentiche opere d’arte in movimento.  Se a questo si aggiunge  - come se tutto questo non fosse stato sufficiente  - che è stata realizzata una lotteria benefica il cui ricavato della vendita dei biglietti è stato destinato a favore della Fondazione IIEO (Istituto Europeo di Oncologia) con  primo premio una MV Agusta Rivale 800 Special Edition, è limitativo dire che questo incontro rappresenta uno degli eventi più importanti nel panorama nazionale.

Una giornata a misura non solo di motociclista e appassionato ma per tutta la famiglia, era bello infatti assistere alla presenza di tanti bambini, alcuni davvero piccoli, aggirarsi prima intorno alle moto e poi andare nell’area giochi, attrezzata con gonfiabili. 

L'emozione più grossa e più intensa è arrivata a fine della giornata quando tutte le moto hanno acceso i motori ed hanno realizzato quel minuto di casino, con accellerrate e sgasate, in omaggio di Claudio: un minuto di pura emozione. Tutti i pensieri si sono uniti e solo i rombi delle moto hanno coperto quel "Ciao Claudio, e Grazie..." che tutti i presenti avrebbero voluto gridare.

E’  bello sapere che dietro alla realizzazione di questo evento, oltre ai promotori originali, in primis il Cagiva Club Lombardia che con il supporto del motoclub Internazionale MV Agusta di Cascina Costa, anche quest’anno è stato in grado di offrire e regalare emozioni indimenticabili, basti citare l’elefantino che si aggirava regalando pacche e strette di mano ai tanti bambini intervenuti, quest’anno si sono aggiunte le forze e le competenze delle professionalità del personale della casa madre, la MV Agusta .

Un marchio per alcuni elitario, per pochi, eppure questo evento ha dimostrato oltre i numeri di vendite ed i modelli prodotti, chi sono le persone che lavorano in MV, cosa è questa società, da dove viene e dove vuole arrivare.

Magari a tornare a vincere un mondiale nelle competizioni, si perché, in questa giornata erano anche esposte le moto da gran premio di oggi, quelle che corrono nel mondiale SBK e SS con validissimi piloti in grado di portare il marchio sul gradino più alto del podio dopo 37 anni.

E’ forse in questo mix: passato-presente-futuro la connotazione più importante dell’evento.

Non si è trattato di una semplice “commemorazione”, un “ricordo” della figura, dell’uomo e dell’imprenditore Claudio Castiglioni ma è stato qualcosa di più.

Claudio non è solo presente nelle memorie, nei ricordi degli appassionati, ma Claudio ed i suoi insegnamenti sono ancor più presenti nelle moto esposte al centro del piazzale: le nuove MV Agusta, quelle costruite sotto la direzione del figlio Giovanni.

Lo stesso Giovanni che è stato ricordato molte volte durante il pomeriggio, quando da piccolo, durante i gran premi magari faceva cadere la moto di Lucchinelli, non solo ha mantenuto intatto il patrimonio del papà ma lo ha ampliato, fatto crescere dando una nuova identità al marchio MV rendendolo ancor più il marchio di moto più invidiato da tutto il mondo.

 E’ stato il connubio passato-recente, il passaggio di testimone di quel nome -  Castiglioni -  che ha aleggiato costantemente durante la giornata. Qualcosa di tangibile, reale, concreto. Il legame tra passato e recente è vivo più che mai  ed è forse questo la cosa più bella che ci ha lasciato Claudio.

 

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