Due Morini dal Berga

Innovare mantenendosi fedele alla tradizione. Far sognare gli appassionati con il blasone del marchio, la bellezza e prestanza dei propri mezzi, perchè alcune moto trasmettono emozioni per quello che rappresentano, per la loro storia e per le pagine di motociclismo che alcuni grandi piloti e uomini hanno scritto a bordo di esse. Tra questi marchi uno in particolare è ritornato a calcare le scene e, in un contesto nazionale e internazionale fatto di difficoltà reali, ha proposto modelli dal grande fascino.

La nuova proprietà di Moto Morini, dopo varie vicissitudini, è tornata ad essere presente nello scenario motociclistico e lo ha fatto in grande stile coniugando un prestigioso passato con un modo di produrre moto innovativo, un punto di in incontro tra la costumizzazione e cura del dettaglio tipico della piccola impresa artigianale e una catena di produzione di un'impresa di dimensioni in grado di assicurare numeri e qualità.

 
Per conoscere meglio questo marchio emozionale, siamo riusciti a strappare un incontro con il management Morini visitando la loro nuova realtà produttiva nelle vicinanze di Pavia e siamo rimasti affascinati dal loro modo di intendere e fare moto: dalla possibilità di sceglierla con varianti quasi infinite.

Abbiamo potuto ammirare i modelli della casa, nomi che si rifanno al passato, a segnare un legame con una importante storia, visitare la catena di montaggio e toccare con la mano la voglia e la volontà di far partire un grande progetto. Innovazione appunto, partendo da una linea di produzione flessibile, sviluppata secondo i concetti della "Lean Production" in grado di adattarsi ai numeri di vendita del mercato attuale, fino ad arrivare alla possibilità di scegliere diversi colori per il telaio della moto e alla verniciatura personalizzata del serbatoio in grado di ricreare qualsiasi effetto o immagine desiderata. Bastano questi due esempi a identificare i tratti distintivi di questo nuovo concetto di produzione.

Tuttavia l'innovazione in Moto Morini corre parallela alla tradizione che trova nel fantastico motore "Lambertini" bicilindrico da 1200cc. il legame a doppio filo con il passato, che con la sua architettura a V "riprende" quello degli storici 3 1/2 e 500 raffreddati ad aria degli anni '70 e '80.
Siamo rimasti impressionati da quello che abbiamo visto e ci siamo interrogati su come si comportano queste moto in strada, perchè fuori dai capannoni c'è una spietata concorrenza e oltre alla volontà e a un nome importante, serve avere un prodotto in grado di confrontarsi con la concorrenza.
Così in un freddo pomeriggio di inverno ci siamo dati appuntamento al Moto Morini Store in centro Milano ci siamo fatti consegnare uno Scramber e una Granpasso per toccare con mano questa realtà produttiva.
 
 

Abbiamo voluto fare la nostra prova seguendo quello che è la filosofia della nuova gestione Morini, con uno sguardo al passato. Così, fedeli al nostro modo di vivere le moto e il motociclismo, abbiamo deciso di rendere omaggio ad un campione troppo spesso dimenticato da chi dovrebbe tramandare i valori del mondo delle due ruote: Angelo Bergamonti. Sì perchè il Berga mosse i primi passi agonistici proprio con una Moto Morini e per questo abbiamo deciso di recarci nella sua città natale Gussola e simbolicamente di andarlo a salutare.
Due sono i fattori che ci hanno guidato nella scelta dei mezzi: uno estetico e uno più pragmatico. Ci siamo subito innamorati della Scrambler una moto dalla bellezza come poche (è la stata la nostra prima richiesta), curiosi di vedere se la bellezza fosse fine a se stessa o fosse in grado di trasmette anche quelle emozioni alla guida che sono il pane per noi motoclisti.

 
 
La Granpasso invece è stata scelta perchè rappresenta meglio di altre la reale sfida di Morini, posizionandosi forse nel segmento di mercato in assoluto più difficile e competitivo. Una moto che va a battagliare con modelli che rispondono al nome di GS, Multistrada, Explorer, Adventure, Supertenerè. Questa moto è senza dubbio la cartina tornasole per comprendere appieno le potenzialità di questa factory, che proprio in questi mesi sta rilanciando il proprio brand e la propria politica commerciale.

In Città

Attraversare Milano è una impresa che farebbe innervorsire chiunque, soprattutto se hai sotto il sedere due moto che bramano curve e tornanti. La GranPasso ha in dotazione le valigie laterali e dobbiamo effettuare manovre milimetriche per sorpassare le code di auto ferme per lasciarci in fretta alle spalle il traffico metropolitano. Lo Scrambler invece risulta agevole fluido e pronto a posizionarsi davanti a tutti al semaforo in attesa del verde. In un continuo frena, accellera e scalare, sia la frizione che il cambio svolgono al meglio i propri compiti e gli innesti risultano dolci e precisi.
Le prime sensazioni di guida sono rapportate alla tipologia di moto: di testa quella della GranPasso, comodità, sicurezza degna delle migliori tourer. Di pancia quella della scrambler, non vedi l'ora del semaforo rosso per far girare la manopola del gas da fermo e sentire il rumore dello scarico: melodia pura.

 
 
EXTRAURBANO

Finalmente ci lasciamo alle spalle la capitale meneghina e i chilometri percorsi in mezzo al traffico che ci sembravano non avere mai fine. Facciamo una prima sosta al castello di Soncino e ne approfittiamo per scattare qualche foto e berci un caffè. Il freddo si fa sentire ma la GranPasso fa il suo lavoro: ti protegge e ti porta a sognare mete ben più lontane, quelle che solo questo tipo di moto ti possono portare a pensare. Perchè la GranPasso è alla pari delle sue competitor perfetta per gli usi che la quasi totalità degli acquirenti dei vari GS e Multistrada fa: chilometri su chilometri con magari qualche piccola stradina bianca. Il motore è armonioso e fluido, con una bella potenza e stupisce per la gran coppia, in ogni marcia la ripresa è immediata, il motore spinge e fà divertire, le sospensioni come pure l'impianto frenante sono di ottimo livello. Un appunto che ci sentiamo di muovere è la mancanza dell' ABS che a nostro avviso dovrebbe essere obbligatorio sopra una certa cilindrata e immancabile in una moto del genere.
L'aspetto estetico della Granpasso con quel becco e il doppio faro che richiama avventura ci fa sognare ben altro scenario rispetto a quello della pianura padana fra campi e risaie.

Più ci avviciniamo alla nostra meta più ci rendiamo conto di quanto azzeccato e emozionale sia il prodotto Scrambler. Una moto che ci ha conquistato per la bellezza prima e per il piacere di guida poi con cui è possibile gustarsi il "passo lento", la bellezza del paesaggio che ti invita a fermarti per una foto ad un airone, piuttosto che a una vecchia cascina con tanto di chiesa al suo interno, ma che all' occorrenza sà scatenare i tanti cavalli disponibili e darti una scarica di adrenalina. Dobbiamo poi trattenerci per non entrare in un campo e fare un po di off-road.

 

Durante il viaggio di andata è costante l'affiancarsi di altre moto o scooter agli incroci, che ci guardano sognanti o ci dicono "però l'è propri bela", scena che si ripete anche arrivati al monumento in onore di Bergamonti, con qualcuno degli anziani presenti che si ricorda che il loro compaesano correva con il Morini.

Il viaggio di ritorno lo affrontiamo in autostrada, perchè le ore di luce nel periodo invernale sono poche e vorremmo essere a Milano prima del buio.

Questo è il contesto in cui la Granpasso emerge nei confronti dello Scrambler dove la totale mancanza di protezione aerodinamica rende fastidioso viaggiare ad andature superiori ai 120/130 km/h. Arriviamo senza ulteriori soste a Milano e dopo esserci tuffati nel traffico del venerdi pomeriggio, aver "regalato" qualche altra sgasata al semaforo riconsegniamo le moto.

Al termine della nostra prova la nostra impressione generale è ottima, gran belle moto con un gran fascino e con un motore fantastico. Moto perfette per il nostro essere: moto emozionali.

Moto Morini, l'orgoglio di un prodotto realmente Made in Italy, un passato importante. Alle spalle lo stemma dell' aquila sul serbatoio che guarda avanti e tanti km di strada ancora da percorrere.

Per approfondire, questa scheda tecnica Gran Passo

Questa scheda tecnica Scrambler.

 

 

 

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