Daboot Party

E' strano, in giornate di Eicma si dovrebbe parlare di moto ma noi parliamo soprattutto di Emozioni e, in questi giorni di stand, eventi live e belle ragazze abbiamo avuto la conferma che pochi ambiti del mondo delle due ruote riescono a trasmettere emozioni come il freestyle motocross. I piloti di questa disciplina rappresentati in Eicma dal Daboot team fanno proprio questo: fanno vivere emozioni. Con le loro evoluzioni in aria e ancor più con la mototerapia, ma difficilmente avremmo pensato di poter vivere emozioni così forti alla loro festa, al loro party.

Nella giornata di Mercoledì hanno fatto vivere emozioni indimenticabili a ragazzi diversamente abili con la mototerapia e a partire da Giovedì coi trick a favore del pubblico. Tutto questo sul terreno di quella che è stata ribatezzata la Kevin Ferrari Arena, in omaggio al pilota del team daboot precocemente scomparso agli inizi di quest'anno.

Prima di iniziare la tre giorni Eicma con le loro esibizioni, che seppur banale è opportuno sottolinearlo e ribardirlo si tratta di gesti atletici in cui non è concesso sbagliare e un errore può costare caro, hanno voluto abbracciare amici e conoscenti in una festa tutti insieme. La location è stata il top per il ritrovo dei biker milanesi. L'associazione Ciapa la moto ha aperto le porte dei locali motosplash e i funamboli dell'aria hanno fatto festa tutti insieme.

Tuttavia non è stata una semplice festa, perchè al centro dei locali, dove solitamente sulle pedane vengono esposte delle moto "in tema" agli eventi organizzati dall'Associazione c'era la moto di Kevin Ferrari.  Il fratello di tutti i piloti Daboot.

Troppo spesso vengono enfatizzati e mitizzati i valori del "rischio", del "brivido" ad alcuni ambiti motociclistici, a partire dalle road races fino ad alcune gare sul tassello ma ben pochi di coloro che "cantano e raccontano" del rischio come elemento indispensabile per assaporare l'essenza stessa della vita o semplicemente coloro che scrivono di moto, danno il giusto risalto a questi atleti. Soprattutto ciò che rischiano questi atleti. Basterebbe parlare con uno di loro e farsi raccontare gli infortunei patiti durante uno dei tanti allenamenti indispensabili e necessari per perfezionare e migliorare quel numero che fa restare col naso all'insù il pubblico per comprendere cosa c'è dietro quei secondi di volo in aria.

Il rischio è alto...altissimo e quel rischio era tangibile, vivo nella serata di Milano. Il rischio concretizzato con la moto di Kevin presente al centro della officina/lavaggio di motosplash e in grado di trasmettere emozioni forti, intense: un pugno nella bocca dello stomaco. 

Tutti hanno percepito questo e ancor più i piloti, o come si chiamano tra loro, i fratelli del Daboot, loro che condivido la rampa, il salto e tutto quello che questo rappresenta. Sono le emozioni, quelle intense e vissute insieme a qualcuno che creano rapporti speciali e consolidano i rapporti. E' certo che questi atleti di emozioni ne vivono di forti ed è chiaro che tra loro i rapporti sono unici, non a caso usano il termine famiglia per definire il loro rapporto.

Quando in una famiglia c'è un lutto tutti stanno male, tutti soffrono, magari per i fratelli più legati è difficile da elaborare, un dolore e una mancanza che porterai sempre con te.

Quando poi i membri possono ritrovarsi tutti insieme, e questo succede poche volte, è comprensibilie che il pensiero e il ricordo comune vada a chi non è più tra noi, il fratello con cui si sono condivisi momenti, attimi e emozioni.

Per le famiglie tradizionali l'occasione di ritrovo sono le feste natalizie, per quelle speciali, come quelle della Daboot l'evento per ritrovarsi tutti insieme è quello di Eicma, tutti insieme a saltare. Come in tutti i ritrovi di famiglia si fa festa ma ci si ricorda anche il fratello scomparso.

Ed è proprio andata così, tra risate, tante birre e scherzi si è voluto ricordare  il fratello venticinquenne scomparso troppo presto.

Prima Alvaro con un megafono a ricordare i risultati che la famiglia sta ragggiungendo: il secondo posto agli XGames del campione Bianconcini, i progressi di Rossi, Botteon e Fini, i viaggi di Vanni in Russia, Jason e la sua motoslitta.

  

Il megafono poi lo ha preso Vanni a ricordare quanto di bello fanno con la mototerapia e poi...il ricordo a Kevin. Un video in omaggio di Kevin e della famiglia Daboot.

Dopo il video i piloti hanno voluto ricordare a modo loro Kevin, Il ricordo di una famiglia speciale, prima hanno preso la moto e la hanno sollevata in aria e i pensieri di tutti sono andati a lui. Come in ogni famiglia i più legati e forse più sensibili non hanno trattanuto le lacrime e ci sono stati tanti abbracci.

E' stata una serata speciale, in un posto speciale, che non ha fatto altro che ribadire che i ragazzi del Daboot non sono pazzi o come definiti da alcuni dei giullari, ma persone speciali che hanno fatto una scelta di vita particolare che merita rispetto, considerazione e tanta stima che andrebbe raccontata molto di più perchè in essa ci sono alcuni insegnamenti che dovremmo far nostri.

Per chiudere ieri qualche lacrima è scesa anche a me, come a tanti, ma oltre a questo, Kevin penso che ieri tu ti sia divertito. Questi ragazzi speciali ti vogliono davvero bene.

 

 

 

 

 

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