Fuori cena - Emozioni esclusive.

 

A volte ci sono emozioni che sembrano essere inconciliabili. Metti da una parte le emozioni di un giro in fuoristrada, magari su una di quelle strade da sempre meta o sogno di ogni praticante di off-road con relativa e immancabile notte in tenda, e dall'altro le emozioni che si possono vivere gustando cibo e vino di classe in un contesto di eleganza. Eleganza e una notte off-road, quasi un ossimoro. Quasi... fino alla prima edizione del FuoriCena.

L'idea è quella di unire, mischiare e fondere due lati delle personalità del motociclista che spesso coesistono ma raramente si possono unire in una unica gionata. Dei contrasti che si uniscono, come quello di mangiare pesce crudo a quasi 2.000 metri di altezza in un bosco.

Il lato avventuriero e nomade fatto di tanta moto, tanto off-road su pietraie, mulattiere e sterrato per poi andare a pernottare non in un hotel a 4 stelle con spa ma restare a contatto con la natura, con i suoi profumi e i suoi rumori. Magari svegliandosi la mattina con le mucche al pascolo o avere a pochi metri dal luogo di pernottamento la tana di una coppia di marmotte. Quello che è lo stile essenziale del biker: tenda e via.



Poi c'è il lato che la società e il benessere ci hanno trasmesso, il piacere del buon gusto e dello stile. Una serata in abiti eleganti mangiando cibo ricercato, non di tutti i giorni, il tutto accompagnato da buon vino.


Due lati che potrebbero sembrare inconciliabili ma quando si uniscono e si fondono è pura emozione. Ecco ciò che è stata la prima edizione della fuoricena: pura emozione. Contrasti che si fondono, opposti che si attraggono e diventano un ricordo che si incasta nelle memorie di chi ha avuto la fortuna di potervi partecipare.

Perchè dopo aver guidato tutto il giorno e con ancora in circolo le endorfine rilasciate dal corpo, montare la propria tenda per poi indossare il vestito da cerimonia e presentarsi a un tavolo apparecchiato con ceramica e bicchieri di cristallo in mezzo al bosco è un ricordo difficile da dimenticare.

Una volta che anche il sole è sceso dietro la cima delle montagne ecco che a illuminare il tavolo e i visi appagati e quasi sognanti delle persone, sono state tante candele, niente elettricità o tecnologia intorno. La civiltà un ricordo - solo natura -brindando alla sua magnificenza in completo con cravatta per gli uomini e abiti da sera per le donne. Una cena dal sapore nuovo, unica nel suo genere. Perchè si potrebbe mangiare tonno scottato in montagna ma in un contesto del genere è davvero raro, se non unico, da trovare.

Sedersi a un tavolo imbandito di ostriche, caviale e cruditè di pesce con persone che hanno condiviso la giornata fatta di sola guida in moto, ricordando i paesaggi spettacolari visti e i tratti, magari anche difficili e impegnativi, percorsi è qualcosa non solo di diverso ma di unico.

Mischiare i due lati del biker facendoli fondere e divenire una cosa sola, questa è stata la prima edizione della Fuoricena. Il contrasto, che poi alla fine è solo nelle nostre convenzioni, che diventa unione.

Certo, se ci si estraniava un attimo e si guardava la scena da lontano sembrava di guardare un quadro di Cassius Marcellus Coolidge, talmente sembrava irreale la scena: un tavolo bianco imbandito con un gruppo di persone in abiti da sera a mangiare pesce crudo in mezzo al bosco a quasi 2000 metri di altezza! Bisognava sbattere più volte le palpebre degli occhi per avere la certezza che fosse tutto reale.

Perchè basta volontà e spirito di adattamento, tipico dei biker soprattutto quelli che amano il tassello e con una organizzazione un po' fantasiosa si può sorseggiare champagne e gustare caviale a quasi 2000 metri accampati in un bosco qualsiasi intorno alla via del sale.

Se poi c'è la possibilità di avere un mezzo a quattro ruote al seguito è possibile avere la presenza e partecipazione del gentil sesso, che anche questo, forse, è una di quelle cose che raramente si riescono a unire nella pratica del tanto amato fuoristrada. Uno di quei contrasti che la fuoricena annulla e cancella.

Fuoricena come armonia, fuoricena come unione, fuoricena come emozione...alla prossima dunque.

 

Perche siamo certi che dopo questa prima edizione ne seguiranno altre, ognuna con un suo lato caratteristico e distintivo, per permettere di far divenire il contrasto una unione così da assaporare nuove emozioni.

 

 

 

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