Ducati Scrambler 450. Le origini del mito

Oggi lo scrambler è uno dei maggiori successi di casa Ducati. Abbiamo voluto conoscere la storia del modello che negli anni '60 ha fatto emozionare tanti altri ducatisti e non solo. Perchè i nuovi modelli nella storia di una casa motociclistica, sono nati talvolta da intuizioni tecniche di progettazione e altre volte da sollecitazioni del mercato.

 

E' questo anche il caso della ducati Scrambler voluta nel 1962 dal concessionario per gli USA Berliner secondo la formula, abbastanza in voga in quegli anni in America, di una moto di impiego multiplo. La Ducati, che già aveva realizzato moto da regolarità, creò le prime Scrambler 250 partendo da una base con lo stesso telaio e montando pneumatici stradali di grossa sezione, un serbatoio piccolo e stretto e profondendo le cromature, motore “ carter stretti”. Ne uscì una moto snella, essenziale, piacevole che, nonostante destinata solo al mercato USA, destò subito interesse anche da noi.

La produzione iniziale ebbe l sole versioni 250 e 350, con telaio monotrave a culla aperta con forcella Marzocchi con canne da 35. Il freno anteriore a singola camma da 180 di diametro , i cerchi in ferro da 19 e 18 pollici e o la marmitta ha la forma di botticella. Sono caratterizzate da un carburatore Dell'Orto SSI a vaschetta laterale da 27 mm sulla 250 e da 29 sulla 350 con filtro a paglietta. Oltre alle misure interne i due motori differiscono per la presenza di un cilindro a 8 alette sulla 250 e a 9 alette sulla 350.

Queste moto si impongono, appena disponibili, in modo netto sul mercato italiano e dopo i cambiamenti, introdotti nei motori dell'autunno del 1967 con l'adozione di carter più larghi e rinforzati ,è stato possibile anche provvedere ad incrementi di cilindrata fino a 450 cm.

Nel 1969, rispetto dei modelli di cilindrata inferiore, la 450 presenta il telaio rinforzato e la presenza della valvola per facilitare l'avviamento inoltre il cilindro presenta 10 alette, il carburatore è un Dell'Orto da 29 ma a vaschetta centrale della serie VHB. Dalla fine dell'anno le “Scrambler” sono disponibili sia con la marmitta corta che lunga con terminale tagliato a “fetta di salame”. Nelle versioni successive venne adottata sulla parte triangolare del telaio porta filtro dell'aria una borsa portaoggetti nera in vinile. Le versione 1973 -74 adottano un accensione elettronica, hanno le forcelle gli ammortizzatori posteriori  senza soffietti in gomma e fiancatine rigide con la scritta 450.

La sella non è più liscia ma presenta delle scanalature trasversali, il freno anteriore viene sostituito con una doppia camma. Modifiche nel corso degli anni sono prerogativa della produzione italiana che realizzava le 450, mentre le 250 e 350 venivano realizzate a in Spagna dalla Mototrans.

La versione 450 ha il maggior successo commerciale e trascina la produzione diventando il modello più importante della produzione bolognese. Tuttavia, la produzione terminerà nel 1974, nonostante gli aggiornamenti e e le sostanziali modifiche, non regge la concorrenza e dei prodotti in arrivo dal Sol Levante.

Fonte: LEGEND BIKE

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