Motus: La festa dei motori

Tante, tantissime emozioni vissute in una giornata unica. Gli organizzatori, il comitato Varese Terra di Moto, supportati dal Cafè Racer Varese, Vams e Motorcycle Music &amp,  l'hanno batezzata Motus Lab: una 3 giorni all'insegna dei motori che spaziava dalla serata conviviale con momenti culturali del Venerdì sera, il giro in moto lungo i laghi e le prealpi lombarde nella giornata di Sabato per chiudersi domenica nel fantastico contenitore di emozioni che è stato l'ippodromo Bettole di Varese.

E' stato proprio questo contesto unico a sancire il successo di un evento che in tanti si ricorderanno e di cui attenderanno le edizioni successive.

E' vero, bisogna ammetterlo, ha messo un po' di tristezza vedere lo stato attuale della struttura, l'ippodromo che a tratti sembrava abbandonato a se stesso. Uno specchio appannato di un passato che non potrà più tornare. Un settore, complice una serie di fattori, in profonda crisi. Tra le tante considerazioni che si porta dietro la giornata conclusiva della 3 giorni Motus c'è anche questa: un'altra visione degli ippodromi - una forma di riqualificazione - è possibile e la giornata sotto il segno delle due ruote ne è stata una dimostrazione.

E' vero la prerogativa è per pochi, per realtà in grado di raccogliere intorno  a loro migliaia di appassionati (a fine giornata si conteranno oltre duemila persone, con anche personalità del mondo dello spettacolo) o realtà intercornesse da tessuti economico-sociali legati tra loro e pronti, quando ce ne fosse la possibilità e volontà, di fare sistema per valorizzare un prodotto e una cultura, in questo caso quella motociclita.

Professionalità, aggregazione e unione di competenze, queste sono state le sempilici regole che hanno permesso di creare un evento come non se ne vedeva da anni. Vivere le emozioni della moto a 360 gradi.

Perchè ad ogni metro percorso sul suolo dell'ippodromo si vivevano emozioni diverse. In ogni angolo infatti c'erano sezioni che raccontavano la storia del motociclismo varesino. La nostalgia del glorioso passato delle Cagiva che vinsero le Dakar e scrissero pagine indimenticabili della storia del motociclismo, una storia impressa e rivivibile nella mostra di Gigi Soldano, presente alla giornata e disponiblie con tutti. Le nuove MV con esposta la stupenda F4 Claudio. Le moto Magni. Le moto Villa e anche chi nel varesotto ha realtà  produttive in grado di dare lavoro a tante persone, come la SWM. Una vera e propria mostra all'aperto.

Oltre alla parte statica il cuore dell'evento è stata però la parte dinamica realizzata all'interno del circuito a far vivere le emozioni più intense.

Bambini che non hanno mai girato la manopola di un accelleratore e per la prima volta sono saliti su una moto, scuole di pilotaggio per grandi e bambini presenti, test ride di vari modelli di moto, esibizioni e scuola trial, un fettucciato enduro aperto a tutti, la possibilità di cimentarsi e mettersi alla prova su diversi tipi di moto erano davvero molteplici e tutte diverse tra loro.

La dimostrazione che vivere le emozioni delle moto nei suoi diversi aspetti, in alcune delle diverse tante sfacettature che l'universo moto racchiude, compresi i ragazzi disabili di alcune associazioni della zona accorsi per la mototerapia, è possibile.

Bastano pochi numeri a decretare il successo dell'iniziativa: 45 espositori, oltre 130 bambini dai 4 ai 12 anni che hanno partecipato alle “scuole”, oltre 200 appassionati che si sono cimentati con il flat track della Di Traverso School e delle maxi enduro, oltre sessanta piloti di enduro, supermoto che si sono divertiti nel fettucciato.
Ma oltre i numeri sono stati i sorrisi, gli abbracci e le pacche sulle spalle che restano di queste giornate. Gesti che racchiudono emozioni, quelle emozioni che solo le due ruote possono donare.

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