BENELLI 752S

Benelli QJ non teme le sfide e lo dimostra con il nuovo modello con cui si presenta in un segmento in cui la concorrenza non manca, quello delle nude bicilindriche.

La nuova motocicletta, denominata 752S era già stata presentata in veste definitiva allo scorso salone di EICMA ed è la prima ad utilizzare l’inedito motore bicilindrico parallelo di 754cc a doppio albero a camme in testa.

 

Una motocicletta, questa nuova creazione della casa Pesarese in grado di attirare gli sguardi e dove è possibile percepire una qualità costruttiva elevata, che si pone ad un livello superiore a quello comunque buono delle precedenti creazioni Benelli.
Un modello questa 752S in grado di attirare gli sguardi per merito di una linea che anche se in alcuni punti ricorda  e rimanda a modelli divenuti nel tempo delle vere e proprie icone ha comunque un proprio stile, in particolar modo la zona posteriore dove il codino, lo scarico a tromboncino e il porta targa sulla ruota snelliscono la linea, alleggerendola e creando un bel contrasto con la parte centrale compatta e muscolosa

 

Come per tutta la gamma Benelli anche per questa bella nuda disegno e progettazione vengono fatti in Italia mentre la moto viene prodotta totalmente in Cina negli stabilimenti QJ (Qianjiang group), un colosso con numeri impressionanti capace di produrre più di 1.200.000 moto all’anno.

Vediamo ora nel dettaglio questa naked sportiva ed elegante con cui Benelli vuole ricavarsi uno spazio importante nel segmento.


CUORE E CICLISTICA
Il cuore pulsante è l’inedito bicilindrico parallelo quattro tempi da 754cc erogante una potenza di 76 cv a 8500 giri/min e una coppia massima di 67 Nm a 6500 giri/min, cambio a sei marce estraibile e comando frizione a cavo, distribuzione a doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro e alimentazione ad iniezione elettronica con doppio corpo farfallato.

Il motore trova alloggiamento nel conosciuto telaio in tubi e piastre d’acciaio, divenuto uno degli elementi distintivi di Benelli cosi pure come per il forcellone posteriore anch’esso in tubi.
Degno di nota il reparto sospensioni e freni dove all’anteriore troviamo una forcella Marzocchi pluri regolabile da ben 50mm mentre al posteriore è equipaggiata con un monoammortizzatore regolabile solo nel precarico e montato senza leveraggi.
I freni sono ad attacco radiale della Brembo con un doppio disco da ben 320mm all’anteriore e un disco singolo da 260mm al posteriore, Abs ovviamente di serie.
Cerchi in lega da 17 (120/70 ant.+180/55 post) che montano pneumatici Pirelli Angel GT di primo equipaggiamento.
Il serbatoio ha una capacità di 14,5 litri e l’altezza della sella è a 810mm da terra.
Di serie la 752S offre strumentazione TFT , sistema illuminazione full led con il fanale anteriore che rende ancor più grintoso il frontale di questa nuda.
Il peso dichiarato in ordine di marcia è di 226kg

 

IN SELLA E IN MOVIMENTO


Una volta saliti in sella, la 752S si rivela accogliente anche per chi si avvicina al metro e ottanta, le pedane sono rialzate ma le ginocchia trovano spazio nelle sagomature del serbatoio, la posizione di guida è caricata sul davanti ma non in maniera esasperata cosa che permette di non affaticare eccessivamente gli avambracci in caso si percorrano distanze elevate.
Discorso a parte merita la porzione di sella dedicata al passeggero che come gran parte delle rivali è ristretta e l’eventuale ospite deve necessariamente essere munito di un buon spirito di adattamento.
Una volta inserita e girata la chiave si apprezza il bel display TFT che offre due modalità di visione per il giorno e la notte, dove sono presenti tutte le informazioni necessarie.
Nelle manovre da fermo, il peso è avvertibile anche se non risulta mai problematico mentre bisogna abituarsi allo stacco della frizione che nell’esemplare che ci era stato fornito non era sempre ben definito e con il caldo e le percorrenze lunghe tendeva a prendere gioco.
In movimento il peso della 752S non si avverte, la moto ha una taratura delle sospensioni sportiva per cui è abbastanza rigida ma il comfort di marcia non ne viene penalizzato, le curve sono il terreno ideale per questa naked, l’avantreno è granitico e il merito oltre che alla forcella Marzocchi va anche alle ottime Pirelli Angel di primo equipaggiamento.
L’impianto frenante anteriore è molto valido mentre il freno posteriore è decisamente poco modulabile, tende facilmente al bloccaggio e anche l’Abs è abbastanza invasivo.

I comandi elettrici sono semplici ma funzionali, facili da azionare anche con i guanti.
Diverso discorso per gli specchietti da cui risulta difficile avere una buona visione d’insieme, poco pratici a mio avviso.
In movimento si avverte qualche vibrazione in zona manubrio oltre i 5500 giri/minuto ma nulla di particolarmente fastidioso.
Un motore bello e progressivo quello di questa 752S, il calore proveniente dallo stesso si anche con il caldo e la ventola in funzione risulta appena avvertibile.
Un motore come detto progressivo che allunga senza incertezze anche in sesta marcia e ad un basso numero di giri fino ad oltre 9000 giri/min. (con il bel rumore proveniente dal tromboncino di scarico come sottofondo) e che non mette mai in difficoltà anche chi ha poca esperienza, ecco perché delle mappe motore su un mezzo del genere non avrebbero nessuna utilità.

Ottimo il cambio, dolce e preciso negli innesti anche quando lo si maltratta un poco mentre avrei apprezzato una rapportatura finale più corta, maggiore spunto a discapito di qualche chilometro orario in meno.
In termini di consumi siamo rimasti intorno al dato dichiarato dalla casa 17km/litro
Questa nuova proposta Benelli QJ è disponibile nelle colorazioni verde e nero ad un prezzo di 6.990 euro F.C.

 

COSA CI HA CONVINTO
La linea di questa Benelli, la qualità e la cura dell’assemblaggio, il comportamento dinamico della moto, la sensazione di sicurezza che trasmette l’avantreno, la potenza frenante e modulabilità del impianto anteriore, il cambio preciso e mordido negli innesti.

COSA NON CI HA CONVINTO
La frizione con un punto di stacco non ben definito, il display tft che ad ogni variazione luminosa cambia configurazione, l'indicatore di carburante non sempre preciso, il freno posteriore che tende spesso al bloccaggio e fa intervenire ABS che risulta invasivo, gli specchietti belli nella forma ma poco pratici in sostanza.

Per visualizzare scheda tecnica cliccare

Si ringrazia BENELLI QJ,

Per questa prova abbiamo usato:

CASCO BELL SRT ISLE OF MAN

GIACCA E GUANTI JOLLI SPORT

STIVALI SCARPE TCX

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