Moto d'epoca convertite in E-Bike.

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Un nuovo modo per far tornare in vita mezzi destinati all'abbandono oppure un'opera di profanazione verso motocicli che hanno fatto la storia a due ruote del nostro paese? Questa la domanda a cui abbiamo voluto dare risposta nel nostro incontro con Gabriele Ranzini, titolare di RG-Bicitalia. 

Siamo andati ad Albairate, un piccolo paese alle porte di Milano per conoscere come l'idea di ripristinare e far tornare a nuova vita ciclomotori d'epoca è diventata realtà. Gabriele Ranzini è una persona concreta, pratica ma al tempo stesso creativa e visionaria.  Da appassionato di ebike, dopo dei problemi di valute che lo hanno obbligato a rivedere le sue attività lavorative, ha deciso di mettersi in gioco e realizzare qualcosa di unico nel panorama nazionale a due ruote unendo più mondi: moto e bici e passato e presente.

 

Unione tra moto, o meglio ciclomotori che hanno dato mobilità a tanti italiani negli anni del boom economico, stiamo parlando di Motom, Aquilotto, Guzzino, Mosquito ma anche in previsione un Ducati Cucciolo, e bici a pedalata assistita, che ormai sono una parte integrante della nostra quotidianità. Un esempio su tutti su come altre aziende stanno comprendendo questo importante mercato è dato da Fantic #issimo.

Dall'altro unione tra passato, di mezzi di oltre 60 anni che non possono più circolare in tante città per limiti imposti dalle normative antinquinamento, e un presente che permette alle e-bike loro di muoversi in qualunque tipo di contesto, anche quelli in cui i mezzi con motore endotermico ma in linea con le disposizioni di legge non possono accedere.

Dall'unione di queste concetti nasce il progetto RG-Bicitalia che a oggi, Aprile 2021, ha già realizzato diverse ebike su basi di motocicli d'epoca che altrimenti non sarebbero mai tornati alla luce.

Perchè uno degli aspetti interessanti di questa operazione è che alla base ci sono veri e propri ammassi di ruggine il cui costo tra ricambi (in alcuni casi davvero difficili da reperire) e il costo di manodopera che spesso deve esser qualificata, le operazioni di restauro sono troppe onerose e difficilmente qualcuno ci mette mano lasciando questi mezzi abbandonati in qualche fienile, garage o box.

Gabriele parte dal telaio e intorno ci costruisce la e-bike e dove possibile riutilizza i mezzi ancora presenti, dal faro alle viti che vengono tutte ripulite con un'attenzione certosina, monta la batteria e  con motore da 250W si può tornare a circolare nei centri città con mezzi che difficilmente potrebbero tornare a circolare, velocità limitata a 25 orari, niente acceleratore, nove gradi di assistenza alla pedalata autonomia di circa 90 ore. Il peso di massimo 27 chili.

Leggerezza e scorrevolezza, questo uno dei punti su cui si è concentrata tutta l'attività di studio e ricerca perchè oltre ad essere belle da vedere ci deve essere anche l'emozione nel pedalarci sopra senza fatica.

Personalmente abbiamo provato le 3 ebike che aveva preparato: Aquilotto, Motom e Mosquito. Siamo rimasti impressionati dall'emozione che si ha nel pedalarci sopra, ci siamo innamorati del mosquito ma questo fatto personale. Non pesano e hanno una cura del dettaglio da far invidia al miglior artigiano.

Alcuni appassionati d'epoca storceranno il naso vero, considerando questa operazione una profanazione. Ci sono alcune considerazioni da fare prima di catalogare come vilipendio alla tradizione questa operazione.

Luigi prendere degli ammassi di ruggine che difficilmente, visto il costo basso del mezzo, potrebbero essere restaurate vuoi per il reperimento di mezzi, vuoi per il costo della manodopera qualificata necessaria per operazioni di restauro, tornerebbero in vita.

Oggi per un veicolo d'epoca è pressochè impossibile un utilizzo quotidiano in specifici contesti a causa della normative antinquinamento e delle tante zone a ZTL presenti in tante città.

Con questa operazione alcuni modelli prestigiosi tornerebbero a circolare nei centri città, sotto una nuova veste vero, e un aquilotto, un motom un mosquito tornerebbe a far parlare di se, oltre quel gruppo, spesso autoreferenziale, coi capelli bianchi che è il mondo dell'epoca.

Si tratta di mezzi che potrebbe essere una alternativa di alto livello ai monopattini o alle ebike senza personalità per uso cittadino che si vedono nei centri città.

PER INFORMAZIONI: WWW.RG-BICITALIA.IT