Colle delle finestre e Assietta: due Scrambler per emozioni in alta quota.

Perché alla fine importante è andare, con qualunque mezzo: andare.

E’ questo il senso di questa giornata, due moto molto diverse tra loro ma che permettono quello che solo le due ruote riescono a fare: far  vivere emozioni uniche.

 

La strada che parte da Meina di Sousa porto al Colle delle Finestre si arrampica in un piacevole bosco, inforchiamo i tornanti uno dietro l’altro fino a quando arriviamo in uno dei punti simbolici di questo percorso: la fine dell’asfalto e l’inizio dello sterrato.

Tornante dopo tornate lo spazio intorno a noi cambia, gli alberi divengono meno fitti e possiamo godere appieno di visuali spettacolari mentre ci avviciniamo al colle, all’altezza di  2186 m

Il Colle delle Finestre è un passo alpino delle Alpi Cozie italiane, che collega la bassa Valle di Susa alla Val Chisone in Piemonte,  

33 tornanti si arrampicano su per la montagna attraversando il Parco Orsiera Rocciavrè per quasi 20 chilometri

La salita è veloci, le moto si arrampicano bene senza incertezza, il Leoncino scalpita, vorrebbe dar sfogo alla sua cavalleria ma anche ai bassi regimi non strappa mai e nonostante il peso, non è per nulla impegnativo. La swm fa della agilità il suo punto forza si arrampica senza incertezze, gli ammortizzatori in entrambe le moto lavorano bene, assorbono  le poche buche che incontriamo, perchè è bene sottolinearlo la strada è tenuta davvero bene.

In un attimo siamo sul passo, decidiamo di visitare il forte Forte del Colle delle Finestre edificato nel 1891[3], come opera di appoggio alle altre opere della piazzaforte di Fenestrelle. Vedere la strada dall’alto ha un suo fasciano ma è il pensiero di ciò che si è vissuta su queste strade e in queste mura tanti anni fa a prevalere una storia sebbene così distante temporalmente sembra così vicina e attuale.

Prima di puntare al colle dell’isetta decidiamo di fare una deviazione. Destinazione  colle delle fenestrelle con visita al forte di Finestrelle.

Si perché la moto oltre che far vivere emozioni uniche alla guida è il mezzo perfetto per conoscere e visitare posti unici. Il colle delle Finestrelle è proprio uno di questi. La più grande fortezza europea che si estende per quasi un milione e mezzo di metri quadrati, tre complessi costruiti su una lunghezza di 3 km distribuita su 650 m di dislivello: il San Carlo, il Tre Denti e il Della Valli uniti da un tunnel al cui interno corre la scala coperta più lunga d’europa: 4.000 gradini. Per completarlo ci vollero 122 anni e rappresenta per estensione la seconda fortezza più grande al mondo, secondo solo alla Grande Muraglia.

La nostra è solo una piccola sosta, ci promettiamo di tornare un giorno per visitare adeguatamente questa incredibile opera dell’ingegneria umano.

Il tempo di un caffè e ci rimettiamo in viaggio verso quello che probabilmente rappresenta la vera meta di questo viaggio: il colle dell’asietta lungo la strada militare più alta d’europa.

Realizzata dai Comandi Militari del Regno d’Italia nel 1890 con lo scopo di permettere un rapido spostamento di truppe fra le Valli Chisone e Susa, sale fino quota 2.550.

La strada in fase di costruizione doveva rispondere a caratteristiche ben precise: 3 m di larghezza, pendenza non superiore al 10% e raggio minimo di curvatura di 8 m. Tra le diverse opzioni venne scelta quella di realizzare una strada che prevedeva la costruzione di 24 tornanti in muratura nel breve spazio di 4 km.

La strada è larga, ogni tanto incrociamo altre moto, bici e qualche auto. La fortuna di aver trovato un manto stradale asciutto permette solo di distrarsi ad ammirare gli scenari unici che questa strada è in grado di donare. La moto infatti rispondono senza esitazione ad ogni nostro comando senza esitazione, ogni tanto bisogna buttare l’occhio a qualche sasso ma non incontriamo nessun tipo di difficoltà.

Ma non sono solo spettacolari panorami a far da protagonisti di questa strada ma è tutto quello che tramanda e racconta: sul suo tracciato si possono trovare numerose fortezze che risalgono a differenti epoche storiche, un vero museo all’aria aperta.

Arriviamo in cima, mangiamo un panino e il pensiero inevitabilmente va alla famosa battaglia del 19 luglio 1747 nella quale le truppe Sabaude riuscirono a bloccare e sconfiggere i francesi. Successo militare che passò alla storia per i numeri che portò con se: 7.500 soldati e  volontari locali contro oltre 20.000 soldati francesi. Le  perdite furono oltre 5.000 uomini per i francesi contro 219 fra morti e feriti piemontesi.

Una battaglia che impedì all’esercito francesce di conquistare il piemonte e che ancora oggi viene rievocata con una ricostruzione storica.

Ci rimettiamo in moto, rifocillati e con qualcosa in più dentro di noi, scendiamo fino a  Fraiteve gli scenari sono sempre mozzafiato, scendendo di quota cambia la vegetazione e cambiano i colori dando ancor più magia a questo viaggio.

A questo punto si potrebbe scegliere se scendere agevolmente verso Sestrière lungo la strada principale o ridiscendere la Valle di Susa, oppure attraverso un percorso di varie strade raggiungere l’abitato di Sauze d’Oulx e quindi Oulx, per collegarsi al sistema stradale della Alta Valle Susa, verso Bardonecchia o il Monginevro.

Dobbiamo rientrare e lasciamo il Sestriere per un altro giorno, lasciamo lo sterrato e in questo frangente apprezziamo il comportamento dinamico delle moto, apprezziamo la ciclistica e non avendo il pensiero a sassi o buche  pensiamo solo a impostare traiettorie e divertirci alla guida, una perfetta conclusione.

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