...racconti di vita

Internet è uno strumento magico, basta "googlare" il desiderio della ricerca e si ha solo l'imbarazzo di quale pagina web consultare. Se poi si cercano informazioni su questo o quel pilota oltre a siti ufficiali o a tema i forum rappresentano il contenitore dove potersi perdere in testimonianze dirette e personali.

Durante le mie personali ricerche c'è un nome che spesso ho ritrovato e che mi ha impressionato per la conoscenza quasi enciclopedica della materia e dei personaggi, specie quelli minori e lontano dai riflettori. Un nick che posta fotografie, anedotti, ricordi, racconti e bellissime monografie in diversi forum, un vero appassionato che risponde al nick di Kaciaro. Attraverso i suoi scritti e i suoi interventi ha fatto conoscere lati nascosti di grandissimi campioni e reso pubbliche gesta e imprese di piloti privati, sconosciuti ai più, animati dalla sola passione che inseguivano il loro sogno. Sono rimasto pertanto onorato, concedetemi il temine, di aver ricevuto per mezzo della casella di posta di motoemozione un suo racconto personale, una sua emozione. La pubblichiamo pressoché integralmente perché Kaciaro rappresenta un vero amante delle due ruote ma soprattutto rispecchia quei valori che distinguono ed identificano una stirpe di appassionati che sfortunatamente va sempre più riducendosi, quelle persone che ammirano e rispettano il sacrificio, la dedizione e la vera e pura passione fine a se stessa.

Sono un appassionato di moto nato nel '71, mi chiamo Pierluigi ma tutti mi conoscono come Kaciaro, vivo in un paesino vicino Vallelunga e vorrei raccontarvi la mia emozione. Era la primavera del 1991 e, pur avendo 20 anni, a causa delle scarse risorse economiche, giravo ancora con una vecchia Gilera kz125 di seconda mano. Quando potevo andavo a Vallelunga e non avendo i soldi per il biglietto scavalcavo il muro della curva Cimini e vedevo le gare da li sopra, dopo aver superato una giungla di spini... Mi piacevano le moto grandi, le prime sbk, e lì c'erano la stupenda ducati 888, la kawasaki zxr, la yamaha ow01e la bellissima honda rc 30. Sentivo gli altri signori seduti sul muro lodare le imprese del campione locale Aldeo Presciutti che correva nell'italiano sbk e anche in qualche gara del mondiale. Sapevo che aveva il suo quartier generale a Monterosi dietro il capannone della ditta termoidraulica di famiglia, cosi' un pomeriggio decido di andare a dare un occhiata e mi trovo davanti quelle stupende moto. La sorpresa piu' grande e che Aldeo non e' un pilota che se la tira ma un semplice appassionato di moto, che mi accoglie come se fossimo amici da sempre. Parliamo un po' poi all'improvviso mi guarda e sorridendomi mi dice “ma il prossimo fine settimana che hai da fare? Perche' non viene con noi a Pergusa per la gara di campionato italiano sbk e poi andiamo a zeltweg per il mondiale ?” Capite ragazzi che emozione, si passava dallo scavalcare il muro per vedere la gara a essere protagonisti dentro i box: un emozione unica, forse anche troppo forte per un giovane appassionato scapestrato in cerca di cosa fare nella vita. Furono giorni bellissimi ragazzi, emozioni uniche. La bellezza dei paesaggi siciliani, la tenebra delle foreste austriache: emozioni indimenticabili. A Pergusa Aldeo a me e agli altri del team fece fare il giro della pista a bordo del suo pulman/camper/officina, andammo a cena coi simpatici signori del team rb kawsaki di Parma che facevano correre la giovane promessa Cristiano Migliorati figlio di Walter! Le giornate passavano così: pulire le carene, portare il carretto con i cerchi e le gomme da cambiare, sfilare forcelle e monoammortizzatori, sostituire liquidi dei freno olio motore.

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