Era da tempo che inseguivo Roberto Locatelli pilota per cui nutro una profonda stima, volevo incontrare questo ex campione del mondo che ha gareggiato per 16 anni nel mondiale e nella seconda parte della sua carriera è stato a contatto con le nuove leve del motociclismo, perchè lui più di altri può raccontarmi il cambiamento avvenuto in questi anni nel mondo della velocità.
Quando si incontrano generazioni diverse a volte ci si confronta su quella che potrebbe essere la lista dei migliori piloti di sempre. La classifica è estremamente soggettiva e dettata da criteri e parametri individuali e spesso da un vissuto che ha portato a vedere coi propri occhi le gesta di un campione. A detta di molti appassionati coi capelli bianchi il più grande di tutti, o per lo meno uno dei campioni che andrebbe messo sicuramente sul podio dei più grandi di sempre, c'è colui che ha scritto i primi capitoli di quello che è il grande libro del motociclismo sportivo, ossia John “Big John" Surtees.
Oggi abbiamo il piacere di intervistare un grande personaggio del nostro sport, ex-pilota in grado di dire la sua in molti campionati e ora team manager nonché padre di una delle più grande promesse del nostro sport. Oggi abbiamo con noi Davide Bulega.
E' di moda in questi ultimi mesi, da parte degli organi della stampa istituzionale, andare alla ricerca del perché dai tempi di Valentino non abbiamo più avuto piloti in grado di battagliare per i podi con gli spagnoli. Le argomentazioni spaziano in motivazioni che vanno dal problema generazionale, a quello culturale fino a quello filosofico. Tutte considerazioni valide ma a nostro avviso invece di guardare la luna guardano il dito: il vero motivo è solo uno.
Misano Adriatico nel weekend appena trascorso è stato il teatro di una bellissima rappresentazione di sport in cui gli attori delle due ruote hanno messo in luce le loro qualità e la loro natura ed ancor più delle gesta sportive quelle umane fan iniziare l'eterno balletto del chi, come e quando. Non è nostra caratteristica narrare la cronaca, ciò che qui andiamo a raccontarvi non sono le imprese dei campioni che riscaldano il cuore degli appassionati, ma l'evento che ha fatto da contorno al gran premio, la manifestazione che alcuni anni a questa parte, attraverso una raccolta di fondi, vuole tenere in vita il ricordo in un piccolo grande campione.
Ci sono storie di uomini, dei loro sogni e della loro passione che devono essere raccontate, persone che hanno dato tanto allo sport motociclistico senza riceverne in cambio il giusto riconoscimento, che meriterebbero di essere ricordate e portate ad esempio, ma si sà non sempre il successo e la gloria vanno in premio a chi li merita.
Motoemozione, l'unione di due parole che vuole essere un progetto: narrare le emozioni delle due ruote. Fino ad oggi abbiamo raccontato di personaggi, piste e emozioni legate alle due ruote, di loro, l'oggetto che ci permette di vivere queste emozioni abbiamo ripercorso le origini di qualche modello che ha fatto storia ma fino ad oggi non c'eravamo avventurati nel raccontarvi le sensazioni che si provano guidandole e le prove le abbiamo sempre posticipate...fino ad oggi.
Ci sono alcune manifestazioni ed iniziative che meritano di essere riportate e condivise, perché hanno una storia, un progetto ed un significato. Da parte nostra abbiamo sempre voluto raccontare eventi con una forte componente emozionale in grado di trasmettere un messaggio positivo e magari anche di speranza, un sentimento che oggi come non mai, abbiamo veramente bisogno di tastare con mano.