Parlando di grandi piloti un posto in prima fila merita sicuramente PHIL READ (Luton, 1º gennaio 1939), un grande anzi un grandissimo del motociclismo. Quando si parla di PHIL READ sarebbe opportuno alzarsi in piedi perché il baronetto inglese ( titolo onorifico assegnatogli) ha corso contro tutti i più grandi campioni Hailwood, Ivy, Agostini, Redman e spesso li ha battuti.
Quella di Kenneth Leroy “Kenny” Roberts poteva essere la vita anonima di un ragazzo nato tra mucche e cavalli in una fattoria di Modesto nell’ormai lontano 31 Dicembre 1951. Ma nel suo destino non c’era una vita da cow-boy; avrebbe vissuto sì stando in sella, ma non una sella per cavalli.
Oggi vorremmo continuare la panoramica relativa alla Parigi-Dakar, gara che da oltre trent'anni tiene sveglia la passione del popolo motociclistico nel periodo invernale, quando tutte le altre discipline vivono un periodo dii meritato riposo. In particolare parleremo delle marche motociclistiche che si sono distinte annoverando nel loro palmarès il maggior numero di vittorie.
E' passato poco più di un anno dalla nascita della fondazione intitolata e creata in onore di uno dei piloti che maggiormente ci ha regalato emozioni in questi ultimi anni di motomondiale e che ha lasciato un segno indelebile in tutti noi. In questo primo anno di attività sono stati raccolti oltre 235 mila euro per operazioni di carattere umanitario, oltre 4 mila tessere sono state sottoscritte e tante manifestazioni sono state realizzate e, solo per la presenza di quel 58, ci hanno fatto emozionare. Abbiamo il piacere di poter fare qualche domanda a Paolo Simoncelli relativamente all'associazione e sulle iniziative in essere e future.
Dopo aver scritto di Sabine, genio padre del Raid-Dakar e dopo aver parlato di Auriol che ci ha emozionato con le sue imprese nel deserto, come possiamo esimerci dal far conoscere colui che ha reso la Dakar il suo mondo, pieno di sensazioni ed emozioni uniche, trasmesse a noi "mortali" attraverso le sue imprese?
Stiamo parlando di "Peter" all'anagrafe Stéphane Peterhansel il più titolato e incontrastato rider d'Africa.
Ci sono notizie che fanno emozionare, che ti cambiano di umore e che fanno riaccendere qualcosa di magari sopito dentro di noi. La notizia del ritorno alle competizioni della MV Agusta è proprio una di queste, il debutto nel mondiale Supersport 600 con una delle più belle opere d’arte a due ruote di sempre, la F3. Le emozioni sono il motore del nostro progetto e abbiamo avuto il grandissimo piacere di porre alcune domande al pilota italiano che guiderà il nostro marchio storico.
Negli appassionati è ancora fresco l’addio alle armi di Max Biaggi che all’ età di 41, dopo una vita fatta di caschi e tute di pelle, ha scelto altre sfide, ha deciso che poteva bastare così. Biaggi in ordine di tempo ha regalato all’ Aprilia l’ultimo dei tanti titoli mondiali vinti in 25 anni di partecipazione ai vari campionati mondiali. Non è di questo ultimo titolo che vogliamo raccontare le gesta oggi ma del primo mondiale vinto da un centauro su Aprilia, campione che porta il nome di Alessandro “ALEX” Gramigni vincitore nella classe 125 nel 1992. Accadeva esattamente 20 anni fa.
Per vivere le emozioni sono necessarie persone che realizzano, con il loro contributo, lavoro e spesso passione, prodotti in grado di soddisfare non solo le esigenze ma anche le necessità di tutti i motociclisti. Sicurezza, praticità, resistenza ma anche estetica e comfort sono questi gli elementi che caratterizzano i prodotti di aziende che contribuiscono a farci vivere le emozioni che solo le due ruote sanno regalare.