Ci sono marchi e modelli di moto con cui l’emozione inizia prima del viaggio e la Motoguzzi V7 è proprio una di queste.
La V7 versione 2021 rappresenta un importante evoluzione di un progetto che da sempre ha dato grandi soddisfazioni alla casa di Mandello, importati sono stati gli interventi che hanno permesso di migliorarne il comfort di guida e incrementarne la potenza del 25% grazie al adozione di un nuovo motore.
Moto Guzzi torna ad aggredire il mercato nel segmento modern classico con la sua moto più venduta, la V7 viene proposta in questo 2021 oltre che nelle versioni Stone e Special che si distingue dalla sorella per le con ruote a raggi, il faro a bulbo e il cruscotto con due quadranti analogici circolari, anche con la Stone modello centenario che abbiamo avuto in prova e sarà prodotta esclusivamente quest’anno.
Una livrea realizzata, come per le sorelle v9 e v85, per celebrare i 100 anni di storia moto guzzi. Colori che richiamano alla tradizione, al modello forse più iconico della casa di Mandello, l’incredibile 8 cilindri del 1955.
Siamo rimasti incantati da questa colorazione, soprattutto dal serbatoio grigio opaco di 21 litri, colore che rimanda al passato racing del marchio, la cui cromia cambia a seconda dei raggi del sole.
L’aspetto è compatto e armonioso, colpisce il faro tondo, nel perfetto stile V7, ma adeguato ai giorni attuali con illuminazione full LED, e impreziosito con sagoma dell’Aquila.
La sella oltre a essere curata nei dettagli scopriremo poi essere è anche molto mordida e adeguatamente imbottita. Un design ricercato che si palesa anche nei fianchetti e nel parafango posteriore più corto in questa versione che insieme al nuovo impianto di scarico danno alla moto quell’armonia che è piacere agli occhi.
Tuttavia non è solo una operazione di aggiornamento estetico rispetto alle versione precedenti, con tutti i cambiamenti apportati, ci troviamo in sella a una moto possiamo dire completamente nuova.
Una volta in sella, posta a 780 mm, la situazione di controllo è totale, perfetta per chi potrebbe aver problemi di altezza. Le manovre da fermo sono semplici, gli oltre 200 chili non si fanno sentire e nel traffico cittadino ci si districa alla grande.
Una volta girata la chiave del cruscotto il display con strumentazione LCD a singolo quadrante circolare completamente digitale è di facile navigazione e lo strumento risulta ben leggibile anche con il sole alle spalle.
Al centro del display troviamo un richiamo ad una aquila stilizzata che troneggia all’interno, scambiato per le tacche del livello del carburante e che invece si rivela un avviso per il cambio marcia, quando la centralina lo ritiene necessario, lampeggia con la scritta Gear shift. Soluzione che personalmente abbiamo trovato poco utile, siamo ancora abituati a cambiare ad orecchio con il suono del motore e questa moto ha davvero un bel sound. Sarebbe stato più utile se ci fosse stato l’indicatore del livello carburante che invece manca.
Questa V7 non è proprio adatta per chi supera il metro e ottanta di altezza che la potrebbe trovare un po’ piccola per le proprie esigenze ma risulta accogliente e confortevole anche dopo svariate ore in sella.
Ci ha impressionato il motore di questa V7 anniversario, lo stesso della V85 adeguato alle norme antinquinamento euro 5 e modificato per meglio adattarlo al impiego sulla classica di Mandello, si è scelto di non adottare le valvole in titanio e incrementando il diametro di quelle di aspirazione.
L’adozione del nuovo motore ha consentito un aumento della potenza massima del 25%, passando dai precedenti 52 CV a 6200 giri/min agli attuali 65 CV a 6800 giri/min e con una coppia massima che passa da 60 Nm a 4250 giri/min a 73 Nm a 5000 giri/min, con più dell’80% della coppia disponibile già a 3000 giri/min.
il bicilindrico a V trasversale di 90° raffreddato ad aria si dimostra corposo, sempre pronto alla risposta, non strappa mai e ha una grinta che non ti aspetti.
Lo abbiamo apprezzato sulle strade di montagna e nei curvoni veloci, quando si oltrepassa la soglia dei 3 mila giri con questa moto il divertimento non manca.
Di serie il controllo di trazione MGCT regolabile e disinseribile, che abbiamo visto in azione solo su fondi con scarsa aderenza
Il cambio risulta preciso anche se ruvido negli innesti.
Frenata affidata all’anteriore ad un disco da 320 mm, con pinza Brembo a 4 pistoncini e al posteriore ad un disco da 260 con pinza a 2 pistoncini sempre pronta e reattiva anche quando ci si fa prendere la mano con una guida piuttosto allegra.
Una moto per una passeggiata tranquilla e non solo, in grado di far divertire quando si vuole alzare il ritmo e adottare uno stile di guida più “sostenuto”, prestando però attenzione a non farsi prendere troppo la mano perchè di strusciare il cavalletto è concreto.
Il telaio, anch’esso rivisto per ospitare il nuovo motore unito ad forcella da 40mm all’anteriore e ad un forcellone a doppio braccio con ammortizzatori regolari nel precarico al posteriore rendono la moto ben piantata su strada.
Non solo comfort pertanto, i nuovi ammortizzatori ora hanno una con una differente angolazione e una corsa maggiore rispetto alla versione precedente e si apprezzano anche nella guida sportiva.
Tuttavia bisogna riconoscere che questa moto è pensata per chi intende l’andare in moto e il vivere la moto con uno stile fatto di andature non impegnative, il godersi il viaggio senza fretta all’insegna del comfort.
In questo senso, è stata modificato anche il forcellone che ora ospita un pneumatico da 150 in luogo del 130 della versione precedente.
Intervalli di manutenzione ogni 10.000chilometri.
Il prezzo per la V7 cambia a seconda del modello scelto Euro 8.840 per la V7 Stone che diventano € 9.050 per la versione anniversario ed € 9.140 per la v7 special.
Diversi gli optional e accessori con cui poter arricchire la V7, cupolini, borse laterali e l’esclusivo Guzzi MIA che consente al pilota di collegare, tramite Bluetooth, il proprio smartphone all’elettronica di bordo della moto.
Una moto che ci ha colpito non solo per l’aspetto, quello difficilmente opinabile, ma per il bel motore e l’ottimo comfort garantito.
Una moto che si presta a tanti appassionati, anche per neofiti che possono optare per la versione depotenziata, in linea con le limitazioni della patente A2 e a un pubblico femminile grazie alla semplicità di guida e manovra, a chi cerca una moto semplice, con stile unico e ricco di storia, con cui puoi fare piacevoli uscite e viaggi senza affaticarsi ma vivendo appieno l’emozione del viaggio in moto, senza necessità di troppa elettronica o cavalleria ma al tempo stesso una moto che se ruoti il la manopola del gas può far divertire.
PRO
- Motore
- Comfort di guida
- Linea e livrea
CONTRO
- Leve non regolabili
- Mancanza indicatore livello carburante
Per questa prova abbiamo usato
Casco: Caberg
Giacca: OJ Atmosfere metropolitane
Guanti: Jolli Sport
Stivali: Stylmartin
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