Borile B300 CR

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Umberto Borile su queste pagine tempo fa. Fu una delle prime persone che abbiamo voluto ospitare perchè prima di tutto, oltre alle bellissime e soprattuto pratiche e funzionali moto che realizza, Umberto Borile rappresenta un esempio. E' per questo che abbiamo voluto essere presenti alla inaugurazione della sua ultima creazione: la B300 CR.

La presentazione della nuova moto è avvenuta in Piazza Gae Aulenti, una volta arrivati cerchiamo di lasciare in disparte i sentimenti di rispetto, stima e ammirazione per Borile e il suo giovane socio Alberto Bassi figlio del più conosciuto Carlo Bassi, socio di Borile venuto recentemente a mancare poche settimane prima di questa inaugurazione, e cerchiamo di guardare la moto con il distacco che imporrebbe la visione di un nuovo prodotto.

Tuttavia è difficile, quasi impossibile restare impassibili a quel nome scritto sul serbatoio e una analisi è seppur condizionata. Quelllo che maggiormente entusiasma è, come spesso capita per i prodotti di piccole realtà, l'anima di questa nuova moto. Borile ha voluto dedicare questa moto a Carlo Bassi ma non è solo questo aspetto emotivo a rendere emozionante questa moto.

Le moto hanno un'anima e questa Borile 300 ha un'anima che parla direttamente al fanciullo che alberga in tutti noi. Lo stile Cafè Racer che in questi anni è di gran moda si miscela a quello stile vintage che la rendono una moto affascinante. Sono poi i particolari a balzare agli occhi, quell'alluminio che la fa  da padrone la distingue dalle altre, unito ad una bella forcella a steli rovesciati da 41mm con le piastre in ergal ricavate dal pieno e il generoso disco anteriore che creano un sapiente mix fra stile retrò e moderno.

Relativamente ai dati tecnici il motore è un classico monocilindrico 4 tempi 4 valvole raffreddato ad aria, con una potenza di 27,2 CV, che eroga una coppia massima di 24 Nm a 6000 rpm, il tutto montato su un telaio in lega leggera 7020 saldato al TIG. Il nuovo modello di Borile, resta fedele allo spirito costruttivo del creatore veneto e si propone chiaramente per quella specifica clientela di riferimento che vede la moto come oggetto in grado di dare emozioni estetiche e funzionali, anzichè prestazionali. Il peso a secco contenuto in soli 119,5 Kg, la rendono lo strumento perfetto anche per l'uso cittadino oltre che per le gite fuori porta, con lo stantuffare del piccolo ma generoso mono come dolce compagno di viaggio.

La moto sarà commercializzata da Novembre all' interessante prezzo di vendita, fissato in € 5.850 e, nonostante manchino ancora svariati mesi la lista delle prenotazioni si alllunga di giorno in giorno.

Alla serata di Milano tanti hanno voluto essere presenti per ammirare questa nuova moto, costruita a quasi 20 anni dalla famosa BR500 e che segue ad altrettante moto emozionali costruite da uno di geni che dovrebbe essere tutelato e salvaguardato.

Perchè Borile rappresenta il lato bella dell'Italianità e racchiude tutte le qualità e doti che hanno permesso al nostro paese di diventare, fino a qualche anno fa, uno delle eccellenze  mondiali in moltissimi settori.

Guardando questa moto che di fatto può essere una valida risposta alle esigenze di mobilità quotidiana ma anche di regalare quelle fantastiche sensazioni che restano una volta che scendi e la guardi parcheggiata, non è possibile non pensare a come questi geni nonostante tutto resistono, al di là di tutte le difficoltà ed ostacoli.

Pensando a Borile ma anche a Pattoni, Chiaia e tutti gli altri piccoli artigiani delle moto, coloro che dovrebbero essere invitati di diritto e avere uno spazio a costo zero alle manifestazioni delle due ruote, su tutte Eicma,  vengono in mente le parole audacia, determinazione, tanta caparbietà e forse una dose di leggera follia.

Perchè forse è da folli pensare di fare impresa in un paese dove la pressione fiscale è opprimente, la burocrazia tarpa le ali alle migliori idee e ll'accesso al credito bancario è riservato solo agli amici degli amici. Pensare di costruire moto, in un mondo globalizzato e con una concorrenza impari come quella asiatica è riservato ai più illuminati sognatori.

Questi sognatori, coloro che perseguono questo intento, andrebbero tutelati e salvaguardati da un sistema prima politico e poi sociale, a partire da sgravi e agevolazioni fino alla pubblicizzazione e valorizzazione del prodotto da parte di una stampa che non dovrebbe essere al mero servizio degli inserzionisti.

Però in questa serata milanese è sufficiente guardare Umberto Borile con la sua carica di umanità, guardare i suoi occhi e ci si rende conto che forse di questi  aiuti non ne ha bisogno, perchè ha dimostrato coi fatti cosa significa farcela a dispetto di tutto e tutti. E' soprattutto per questo che bisogna essere riconoscenti a Umberto Borile e all'esempio che continua a darci, come ad esempio questa B300CR

 

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