Intervista a Davide Bulega

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Oggi abbiamo il piacere di intervistare un grande personaggio del nostro sport, ex-pilota in grado di dire la sua in molti campionati e ora team manager nonché padre di una delle più grande promesse del nostro sport. Oggi abbiamo con noi Davide Bulega.

 Buongiorno Davide, prima di tutto grazie per la disponibiltà, prima di parlare delle emozioni di questa nuova impresa vogliamo fare un piccolo excursus sul tuo vissuto. Com’è cambiato l’ambiente delle corse da quando eri pilota ? Sia dal punto di vista professionale ma soprattutto in quello umano ?

Grazie a te! sei troppo buono. Da quando correvo io sono cambiate molte cose in tutti i sensi, sotto l'aspetto professionale direi sicuramente una enorme differenza, in positivo ovviamente, c'è più preparazione, professionalità, evoluzione sia tecnica che umana.. è tutto molto più esasperato, più competitivo insomma.. Sotto l'aspetto umano è peggiorato, troppo! Una volta noi piloti passavamo molto tempo insieme nei paddock, adesso si chiudono nei loro motorhome e non parlano con nessuno... mi spiace per loro... non avranno un bel ricordo in questo senso.

Sei stato anche collaudatore della Cagiva 500 gp hai qualche ricordo particolare di Castiglioni? Quanto manca all'ambiente personaggi come lui?

Si, ho avuto una bella soddisfazione nella mia "carriera" mi sento un privilegiato ad aver lavorato 2 anni con la Cagiva per lo sviluppo della C591 e C592. Il Presidente, Sig. Claudio, era un uomo d'altri tempi, a volte folle...ma un grande imprenditore!  Ci trattava a tutti benissimo, ci voleva bene.

Avevi proposto il tuo nome per correre nella 500 2tempi, ma è stato scelto Mladin, hai qualche rimpianto di quegli anni?

A dire la verità io ero già stato scelto per il mondiale 500 per la stagione 1993, poi Agostini prese in mano la squadra e si mise un po di traverso, forse per ragioni commerciali (quell'anno Cagiva aveva appena trovato un importatore per l' Australia). Castiglioni Claudio, ordinò un test al Mugello dove partecipammo io, Falappa, Roche e Madlin dicendo chiaramente che il più veloce tra noi si sarebbe guadagnato il posto in squadra. Fui il più veloce quel giorno, ma presero Madlin. Me la presi talmente tanto che andai da Claudio Castiglioni e gli dissi che non avrei neppure più fatto il collaudatore, lui mi rispose che ero troppo giovane e non se la sentiva, perchè mi voleva bene (andai via ugualmente, ero troppo giovane per fare il collaudatore, inoltre l'anno dopo Cagiva annunciò il ritiro dalle corse).

Finita l’esperienza da pilota insieme a tuo padre avete allestito un team, anche allora era tutto incentrato sul trovare sponsor ?

Certo, la storia è sempre quella!! tutto nasce dalle sponsorizzazioni, poi nel nostro caso dopo aver ottenuto buoni risultati, Kawasaki Motor Europe sostenne maggiormente l'attività per alcuni anni.

Sappiamo che la maggior parte dei team chiede contributo al piloti per sostenere i costi per disputare la stagione. Tuttavia quanto si sceglie di puntare sui giovani sembra non ci sia un programma strutturato magari in 2 o 3 stagioni per completare un processo di crescita, prima ancora che sportivo umano. Come  valuti questa cosa?

Io credo che un contributo sia giusto, sopratutto quando il pilota in questione deve ancora dimostrare. Diverso è invece quando il pilota ha già vinto... beh, in quel caso dovrebbe essere la squadra a preoccuparsi dei soldi, dopo tutto, il pilota è il principale "attore", non vedo perchè in un team debbano prendere soldi tutti e non il pilota.

Come valuti l’operato della Federazione in questo senso ? Quali differenze rispetto al modello Spagnolo ?

La FMI negli ultimi anni ha capito che si stava perdendo tempo.. hanno promosso l'attività giovanile con le MINIGP e PREGP, tuttavia ancora è lunga la strada. In Spagna sono ancora ad un livello superiore in questo senso: le iscrizioni costano meno, i box le piste, le gomme, insomma costa tutto meno. Non ultimo, in Spagna a qualsiasi età ci si può allenare nei circuiti, in Italia non ti fanno allenare, però ci puoi correre, è un controsenso all'Italiana.

Arriviamo ad oggi e a Nicolò,  è in testa al campionato ma arrivava da 2 titoli nazionali ed un europeo. Per la stagione 2013 la tua scelta è stata - a mio avviso - fantastica, non hai assecondato (per non dire che li hai mandati a …) tutti quelli che invece di investire - e quindi rischiare - sul giovane campione ti han chiesto contributi ed in poco più di due mesi hai allestito da zero un team. Quali sono state le principali difficoltà che hai incontranto? Chi vi ha aiutato maggiormente?

Purtroppo i team manager di questo livello, pensano solo a fare "girare" dei soldi.. spesso sono persone che vivono di altro e che lo fanno perchè è il loro "gioco" del momento, quindi senza pensare al futuro come un'azienda da mandare avanti. E' chiaro che se lo fai per mestiere il team manager, devi si fare quadrare i conti ma devi anche assicurarti un pilota che ti porta la moto sul gradino più alto del podio. Alcuni teams quest'anno volevano l'uovo e anche la gallina, (Nicolò e i soldi) da lì la decisione di fare da soli. Certo, le difficoltà sono importanti, abbiamo dovuto raggruppare i miei amici imprenditori per raggiungere il budget necessario, ma c'è l'abbiamo fatta...e approfitto per ringraziarli per avere creduto in Nicolò insieme a me.

Tolta la squalifica, Nicolò ha dominato questo campionato, l’obiettivo è più vicino, il prossimo anno farete parte del progetto sportivo voluto da  Valentino Rossi, puoi dirci qualcosa di più ?

Obiettivamente Nicolò in PreGP è il più veloce e siamo fiduciosi per il campionato. Si, confermo che Nicolò per i prossimi tre anni farà parte della VR46 Accademy.. E' un progetto voluto fortemente da Valentino Rossi, il quale metterà a disposizione di alcuni ragazzi la sua esperienza, il preparatore atletico, i suoi uomini di fiducia per la gestione manageriale e sportiva dei Piloti VR46. Insomma, sembra una favola ma è tutto vero! Valentino è un grande in tutti i sensi.

Come sarà articolato il percorso di crescita sportiva di Nicolo’?

Il progetto VR46 per quanto riguarda Nicolò non è finalizzato ad una sola stagione agonistica ma si proietta nel lungo termine, Infatti l’obiettivo è nel 2014 di partecipare al Campionato Italiano + 2-3 gare di CEV (Spagnolo) Moto 3. Nel 2015 si pensa al CEV + alcune wild card in Europa in campionati Nazionali o/e Europeo... e dal 2016 al campionato del Mondo MOTO 3.

Il nostro sito parla di emozioni, che diverse emozioni tra quando guidavi una moto, magari una 500 2tempi e adesso che sei dietro al muretto e vedi tuo figlio contendersi le vittorie?

Non c'è paragone, l'emozione che vivo guardando Nicolò è unica.

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